Napoli, De Laurentiis: “Sí al Var, ma solo se gestito con imparzialità. Sarri? Se andrà via, ce ne faremo una ragione”
Tre gol subiti al Franchi dall Fiorentina e la rimonta della Juventus, un giorno prima, a San Siro contro l’Inter: i bianconeri sono di nuovo a +4 dal Napoli, a tre giornate dalla fine. “Non siamo scesi in campo pensando alla vittoria della Juventus, non è corretto parlare di calo psicologico – spiega Aurelio De Laurentiis, presidente de Napoli, ai microfoni del Corriere dello Sport -. La nostra stagione è iniziata lo scorso 16 agosto, ci sta che il carburante finisca prima. Specie se non usi tutti gli uomini a disposizione…”. Le scelte arbitrali durante Inter-Juventus hanno fatto molto discutere. Ma “non è il caso di parlare di campionato falsato. O perlomeno non alla scorsa giornata – continua De Laurentiis -. In altre partite, però, il Var è stato impiegato in maniera pessima. Io sto cercando di cambiare le regole, stiamo parlando di uno strumento che potrebbe, se usato correttamente, rivelarsi come un giudice inappellabile. Perché ciò succeda, bisogna sottrarli dall’utilizzo degli arbitri: serve qualcuno al di sopra di ogni sospetto...”. Calciopoli, per Adl, non ha mai veramente cambiato le cose: “Gli Agnelli sono la famiglia più potente d’Italia, è chiaro che chiunque, prima di andargli contro, ci pensi due volte”.
Capitolo Sarri: se sfumasse ancora il sogno-scudetto, rimarrà sulla panchina del Napoli? “Lo spero e penso che sarà così. Ora voglio lasciarlo tranquillo, se poi lui mi dirà che non è più entusiasta del progetto, oppure se qualcuno vorrà pagare la clausola ce ne faremo una ragione. Abbiamo cominciato a guardarci intorno, a perlustrare anche all’estero: in Italia stimo Giampaolo, Semplici e Inzaghi. E anche Conte, che però non ha accettato che abbia rifiutato 58 milioni per Koulibaly…”. A proposto di mercato: gli azzurri cercano un portiere: “Mi piace Rui Patricio, ma ho anche già parlato con il management di Leno”.