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Milagro Paraguay a Barranquilla: Cardoso e Sanabria stendono la Colombia. E Messi ringrazia (ancora) il giocatore del Betis…

E’successo tutto in meno di una settimana ad Asuncion. Lucas Barrios si fa male in ritiro e quasi quattro anni dopo viene richiamato Oscar Cardoso. L’ultima partita con l’Albirroja la Tacuara non l’aveva rimossa: 15 ottobre 2013, l’ultima delle qualificazioni per il mondiale brasiliano. L’avversario – guarda caso – proprio la Colombia, capace d’imporsi 1-2 con doppietta di Mario Yepes. E’ passato un pò di tempo, ma la storia sembrava dovesse ripetersi. Con la Colombia a festeggiare la qualificazione al mondiale con un turno d’anticipo e con il Paraguay sul volo di ritorno per Asuncìon con una pacca sulla spalla. A Barranquilla tutti aspettavano il Tigre Falcao, che puntualmente ruggisce a poco meno di 20 minuti dalla fine. Un gol che pesa tantissimo, sopratutto per l’Argentina bloccata dal Perù alla Bombonera.. Un gioiello, quasi uno scavetto di Falcao, che – quasi – scava la fossa all’albiceleste Poi però l’1-2 del Paraguay è micidiale: Cardoso prima, Sanabria poi. Un errore di Ospina, la freddezza dell’ex giocatore della Roma, lestissimo a mettere in porta. Barranquilla si ammutolisce, esplode il Paraguay intero – soltanto 3 minuti ad un passo dall’esclusione del mondiale -e che adesso intravede la Russia. Basterà vincere in casa con il Venezuela già fuori da tutto per compiere un vero e proprio miracolo sportivo. Un regalo di Sanabria a Messi e compagni, il secondo alla Pulga nel giro di due settimane. Dopo aver già segnato e vinto al Bernabeu con il suo Betis, infatti, Toni si è ripetuto in Colombia con un Argentina sull’orlo del baratro. Un altro regalo, da canterano blaugrana a canterano blaugrana. Il primo gol in Nazionale di Sanabria mette d’accordo tutti o quasi. Resta in silenzio solo la Colombia, che adesso andrà a giocarsi la qualificazione a Lima con il Perù. Intanto ad Asunciòn è festa grande. Tra vecchi ritorni e nuovi arrivi, il Paraguay fa festa. E Messi ringrazia Sanabria. Ancora una volta.

FOTO: TWITTER SCOUTED FOOTBALL