Bari, Mignani fa 50 panchine in biancorosso: “Qui posto speciale. Ascoli in crisi? Non mi fido”
L’allenatore tra primato da difendere e sfida ai bianconeri di Bucchi
Cinquanta panchine con il Bari. Michele Mignani le festeggerà sabato al San Nicola, dove arriverà l’Ascoli (fischio d’inizio alle 16.15) per la nona giornata del campionato di Serie B.
Il bilancio è di 29 vittorie, 13 pareggi e 7 sconfitte. La prospettiva è quella offerta dal primo posto in classifica, condiviso con la Reggina: “Penso che ogni volta che ti siedi in panchina e aggiungi una partita al tuo percorso cresci e migliori in qualcosa – spiega alla vigilia – mi ritengo un allenatore giovane che ha un grande rapporto con la società e con un direttore speciale. Il bilancio fin qui è positivo, quest’anno stiamo facendo il nostro percorso e dobbiamo sempre guardare avanti“.
Mignani non sin fida dell’Ascoli: “Il mio Bari deve pensare di partita in partita”
Di fronte ci sarà una squadra che non vince da fine agosto e che ha perso tre delle ultime cinque partite. “Sarà una partita difficilissima contro un avversario di categoria – è il monito di Mignani – che magari non è nel suo momento migliore ma che l‘anno scorso con una rosa simile a questa è arrivata ai playoff. Ho massimo rispetto di Bucchi e della rosa dell’Ascoli”.
E non sarà la Coppa Italia, con la sfida di mercoledì al Parma, a condizionare le scelte: “Pensiamo solo all’Ascoli. Dobbiamo continuare a ragionare di partita in partita. L’atteggiamento è ciò che più mi piace di questa squadra. Si sacrificano, hanno voglia e vincono duelli“.
“Antenucci così in forma a 38 anni? Non mi sorprende affatto”
Fa parte del ristretto elenco delle imbattute d’Europa, il Bari. Nei campionati pro di Italia, Inghilterra, Germania, Spagna e Francia ci sono 12 squadre che non hanno ancora perso. “Possibilità di ottenere il nono risultato utile di fila in campionato? Non è un pensiero che ho – sottolinea Mignani – quello che è successo fino a ieri va cancellato, ora bisogna arrivare preparati bene a questa gara. Dobbiamo affrontarla con fame, con voglia di fare la prestazione e portare punti a casa. Poi i numeri si contano alla fine”.
Come quelli di Mirco Antenucci, che a 38 anni corre più veloce del tempo e ha già segnato 5 gol in campionato: “Se mi aspettavo un Antenucci così a 38 anni? Non sono sorpreso, lo conosco e ho capito che uomo, che giocatore e che professionista è. Sicuramente la mamma lo ha fatto bene bene a livello fisico e lui è molto attento a ogni aspetto nella gestione”.
San Nicola, si va verso i 25mila
Capitolo pubblico: sono già più di 20mila gli spettatori assicurati per il pomeriggio del San Nicola, con i 25mila registrati contro il Brescia due settimane fa nel mirino. Mignani parla anche di Dorval, convocato con l’Algeria Under 23 e in attesa di capire se potrà rispondere o meno alla chiamata: “Motivo di orgoglio per tutti, come per le convocazioni di Cheddira e Caprile, dalla società a me stesso. La crescita collettiva della squadra passa per la crescita individuale dell’allenatore. Faremo valutazioni e lasceremo libertà al giocatore di decidere se rispondere o meno alla convocazione. Per noi è un giocatore importante”.