Le mani di Mamardashvili, l’UE e il sogno georgiano: “Ci crediamo”
La prima storica qualificazione agli Europei, la storia del portiere e l’UE: l’intervista a Irakli Khvedeliani, ds della Locomotive Tbilisi
La prima storica qualificazione a un Europeo, un movimento calcistico in continua crescita e un nuovo orizzonte per un Paese. EURO 2024 per la Georgia va ben oltre l’essere una “sola” competizione. È l’entusiasmo per qualcosa che prima non era mai stato. È la speranza che questo torneo possa essere un facilitatore nell’adesione all’UE. Sogni riposti anche nelle mani di Giorgi Mamardashvili, insieme a Kvaratskhelia il talento più importante della Nazionale. “È uno dei migliori portieri al mondo. Presto lo vedremo in un top club”, racconta Irakli Khvedeliani, direttore sportivo della Locomotive Tbilisi. “Non si può comparare ad altri. Ed è una grande persona, educata e colta”. E per Mamarda, come viene chiamato il portiere, quella contro la Spagna sarà una gara speciale per lui che, una volta lasciato il suo Paese, si è affermato proprio nella Liga con la maglia del Valencia. Una storia nella storia. La storia della Georgia e del suo Europeo.
Il papà, la Locomotive Tbilisi e il futuro
Primo per numero di parate e per gol evitati, non male. Doveva essere anche il suo Europeo e così è stato. Buffon e Neuer i suoi riferimenti. La storia di Giorgi parte tra i campi della Georgia e il giardino di casa con papà Davit, ex portiere professionista. “Fin da piccolo ha allenato suo figlio e gli ha trasmesso la sua esperienza e i suoi insegnamenti. Un esempio di vita”, ci racconta Irakli Khvedeliani. La crescita più grande? Quella mentale. “Ha sempre insistito sulla concentrazione, diceva che ero distratto”, affermò il portiere del Valencia a grandhotelcalciomercato qualche anno fa.
“La prima volta che l’ho visto era nelle giovanili. È cresciuto nella Dynamo Tbilisi Academy. Si notava già il suo talento”. La Dynamo e, soprattutto, l’anno alla Locomotive: “Il suo trampolino di lancio. L’Europa League fu decisiva, fece delle partite incredibili contro Cracovia, Lokomotiv Mosca e Granada”. Una stagione che apre le porte dell’Europa con il suo trasferimento al Valencia. “Sono certo che arriverà presto in un top club, è davvero forte”, assicura Khvedeliani. In passato il portiere classe 2000 disse di amare i campionati inglese, spagnolo e italiano. Su tutte Manchester United e Roma come squadre. Chissà.
Più di un Europeo
“Abbiamo sognato di partecipare a un torneo così importante per così tanto tempo… Quel momento è arrivato e stiamo sorprendendo l’intera famiglia del calcio”. La voce di Khvedeliani è attraversata da un velo di emozione. “Pochi si sarebbero aspettati di vedere la Georgia agli ottavi, ora tutto è possibile. L’importante è credere nel nostro sogno e lottare per il nostro obiettivo con testa e cuore”. Un movimento, quello calcistico georgiano, in continua crescita: “Dopo l’URSS, il nostro calcio ha fatto un importante passo verso la propria indipendenza. E ora la nostra Nazionale sta rendendo orgoglioso un popolo intero. E credetemi, in Georgia ci sono diversi giovani talenti che qualsiasi squadra europea vorrebbe”. Un Europeo il cui significato va ben oltre il solo calcio: “Può essere un veicolo per aderire all’UE. Per noi è un passo importante e che vogliamo”. La Georgia sogna. La Georgia ci crede.