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Maglie, foto, cimeli: Levante, storia e ricordi in uno sgabuzzino che diventa… ‘santuario’

C’è un posto, allo stadio del Levante, che custodisce ricordi e storie. Un piccolo angolo di calcio che si fa ponte tra passato e presente fino a diventare quasi un ‘santuario’ in cui vengono custoditi cimeli storici lasciati lì da ospiti, amici, giocatori, avversari: maglie, foto, sciarpe, anche scarpini che scendono giù dal soffitto. Lì, il padrone di casa è Raimon, il giardiniere, che cura quel posto speciale con amore e dedizione.

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Le pareti sono un arcobaleno di colori. Squadre diverse, nomi, numeri. Dalla ’10’ di Maradona alla ’13’ di Navas, passando per la ’21’ di Rossi e la ’11’ di Bale. E poi le foto, tante. Gli sguardi di chi è stato immortalato ed esposto in questo luogo in cui il tempo si ferma ed il passato osserva chi lo va a visitare. C’è Mourinho, in uno scatto proprio insieme a Raimon, e c’è anche Cruijff che all’inizio degli anni ’80 giocò proprio nel Levante in Segunda Division.

Una maglia però mancava alla collezione di Raimon, ed era quella di Giampaolo Pazzini. L’attaccante del Levante però ha presto rimediato e in diretta a L’Originale ha firmato una sua maglia che così il giardiniere ha aggiunto nel ‘santuario’. Tutto live, da un angolo della Spagna in cui il calcio è padrone ed il tempo si ferma.