La rivoluzione di Van Basten: il calcio del futuro come hockey e rugby
Un po’ hockey su ghiaccio, un po’ rugby. Così Marco Van Basten si immagina il calcio del futuro. L’ex attaccante del Milan, ora amministratore delegato per lo sviluppo tecnico alla Fifa, propone 8 novità per rinnovare il gioco del calcio. Il calcio pensato da Van Basten sarà un po’ hockey, perché secondo l’olandese dovrebbero essere aboliti i rigori in favore degli shootout, con il tiro dagli undici metri che rimarrebbe in vigore solo fino al termine dei tempi supplementari. Stop poi ai cartellini, ma penalità tramutate in tempo da 5 e 10 minuti a seconda dell’entità.
Per evitare perdite di tempo per simulazioni e infortuni l’introduzione del tempo effettivo negli ultimi 10 minuti e l’abolizione della regola del fuorigioco, per evitare che una squadra si chiuda troppo all’interno della propria metà campo.
Il calcio pensato da Van Basten sarà un po’ più vicino al rugby per l’uso della tecnologia e l’introduzione della regola che solo il capitano potrà parlare con l’arbitro. Per le squadre Juniores e Over-45 invece il limite massimo di giocatori sarà 8, per avvantaggiare la tecnica alla fisicità.
Infine prende spunto da entrambi gli sport, proponendo di aumentare almeno di due giocatori il numero massimo di sostituzioni.
I puristi del gioco sono pronti a scagliarsi contro la “riforma Van Basten“, che verrà votata dal “International Football Association Board”, un comitato composto da 4 membri Fifa più un membro ciascuno per Inghilterra, Scozia, Irlanda del Nord e Galles. La tradizione del calcio spera nei suoi padri fondatori, auspicando che sei degli otto membri non votino a favore. Altrimenti sarà “riforma Van Basten”, il nuovo calcio, un po’ rugby, un po’ hockey.