La lettera di Sir Alex Ferguson a Cantona dopo il suo ritiro nel 1997
Gli anni passano, i ricordi restano. Indelebili, talvolta, riportati su pezzi di carta sui quali figurano pensieri d’inchiostro segreti che dopo qualche epoca riaffiorano, ritrovati o… svelati personalmente. Stessa strada che ha deciso di percorrere Sir Alex Ferguson, leggenda al comando del Manchester United per 27, lunghi anni, nel suo nuovo libro Leading, contenitore di ricordi, aneddoti, successi e scritti inediti. Come una lettera inviata nel lontano 18 Agosto 1997 ad Eric Cantona, nell’anno del suo ritiro dal mondo del calcio a soli 32 anni: un fuoriclasse, “The King”, che Sir Alex ha sempre stimato ed al quale rimasto continuamente, particolarmente legato, definendolo uno dei 4 giocatori più forti mai allenati in carriera. Ecco il documento integrale:
“Caro Eric,
sono passati diversi mesi sin da quando abbiamo parlato per l’ultima volta e ho sentito il bisogno di scriverti in segno di rispetto e stima che provo nei tuoi confronti.
Quando abbiamo ricominciato ad allenarci, ho continuato ad attendere da parte tua una svolta “verso la normalità”, ma credo questa fosse più una mia speranza rispetto alla realtà. E quando ci siamo incontrati a Mottram ho capito dai tuoi occhi che la tua esperienza al Manchester United sarebbe finita lì, nonostante creda ancora che avresti dovuto ascoltare il mio consiglio e quello di tuo padre: fare qualche giorno di vacanza prima di prendere una decisione così importante.
Una cosa che vorrei ricordarti è di restare attivo ed in forma. Ricordo sempre, quando smisi di giocare a 32 anni ed iniziai a fare l’allenatore, che ero molto più concentrato e preoccupato per organizzare gli allenamenti e stare dietro ai giocatori da dimenticarmi del mio benessere. E quando mi resi conto sei anni dopo di cosa stesse succedendo, iniziai ad allenarmi nuovamente per recuperare la mia forma: fu un massacro, quindi continua a mantenerti in salute.
Sono sicuro che tu abbia continuato a seguire i nostri risultati, e come puoi vedere stiamo andando abbastanza bene. Come saprai, abbiamo messo sotto contratto Teddy Sheringham per rimpiazzarti, ma al momento sta trovando difficoltà nel trovare lo spazio che aveva al Tottenham: gioca in profondità, abbiamo qualche aggiustamento da fare. I calciatori a volte non sanno quanto sia difficile giocare al nostro livello dato che ogni match è come una finale mondiale per i nostri avversari, quindi spero possa migliorare.
Il nostro tour in pre-season non è stato male. La tournée orientale è andata meglio di quanto pensassimo e le nostre partite contro l’Inter sono state ottime. Nel Charity Shield non abbiamo disputato una gran partita, ma siamo stati superiori al Chelsea ed abbiamo meritato di vincere, nonostante il match sia finito ai rigori.
Sento ancora che, come dicevamo al termine della scorsa stagione, che un attaccante di primo livello è ciò di cui abbiamo bisogno, e continuerà ad essere un problema del nostro club visto che le restrizioni economiche non ci permetteranno mai di tornare al passato dato la nostra situazione salariale. Ed è davvero un peccato, perchè quando sei al top dovresti acquistare il meglio per impedire agli altri club di avvicinarsi al tuo. Se fossi più giovane, credo vedrei questa situazione in maniera differente, ma dal mio punto di vista non ho mai vinto la Champions League e questo talvolta mi pesa. In ogni caso vado avanti, senza costruire una barriera mentale e sempre con quella fiducia nei miei giocatori che spero sempre di continuare ad avere. Continuo a sperare di scoprire un giovane Cantona! Sarebbe un sogno!
Chiudendo questa lettera, spero potremo presto fare una chiacchierata, bere qualcosa, o pranzare insieme. So che il club ti ha scritto per invitarti alla prossima cena e spero tu possa venire, ma questa non sarà la cosa più importante. Lo è ricordare che grande giocatore tu sia stato per il Manchester United e quanto sia grato nei tuoi confronti per ciò che hai saputo dare a me. Non lo dimenticherò mai, e spero non lo faccia anche tu.
Sarai sempre il benvenuto qui, e se piomberai inaspettatamente per una tazza di tè, senza squilli di tromba e per una semplice chiacchierata tra amici, questo conterà più di qualsiasi altra cosa per me. Eric, sai dove sono se avrai bisogno di me, ed ora che non sei più uno dei miei giocatori, spero tu sappia di avere un amico.
Buona fortuna, che Dio ti benedica.
Sir Alex Ferguson”