“King Kazu” Miura, la leggenda continua: a 50 anni e 7 giorni è il calciatore più longevo di sempre
Doppietta per Kazuyoshi Miura. Ma non sono i gol a regalare la gioia al cinquantenne attaccante giapponese, ma i primati. Da ieri “King Kazu” è non solo il più anziano giocatore in attività ma anche il più anziano in assoluto a essere sceso in campo all’età di 50 anni e una settimana. Lo scorso weekend era ancora troppo presto per strappare il primato a Sir Stanley Matthews: mancavano cinque giorni. Sono bastati 54 minuti sul campo del V-Varen Nagasaki per farlo entrare nella storia.
Era il 1964 quando Matthews stabilì il suo record, durante Stoke City- Fulham, all’età di 50 anni e 5 giorni. L’ex Genoa, come da tradizione giapponese, ha preso con umiltà la notizia: “Matthews è stato una leggenda e io non mi sento di averlo superato” – ha dichiarato Miura a Fifa.com – “Forse ho superato il record di longevità, ma non sarò mai in grado di eguagliare le sue statistiche e la sua carriera. Non è solo una questione di numeri, ma anche di talento e modo di giocare”.
La scorsa settimana, nel match di Japan 2 League (la serie B giapponese) contro il MatsumotoYamaga FC , Miura è diventato il primo cinquantenne a giocare in un campionato professionistico giapponese: “Il mio obiettivo ora è diventare il primo cinquantenne a segnare un gol nella J League”. L’ambizione dell’ex attaccante del Giappone, secondo solo a Kunishige Kamamoto per numero di gol con la Nazionale (55), sarebbe anche quella di giocare fino a 60 anni. Lo scorso 2016 Miura è diventato anche il giocatore più anziano di sempre a segnare un gol.
La sua storia è da film… A 15 anni, “Kazu” emigrò a San Paolo, in Brasile, per realizzare il sogno di giocare a calcio: in realtà il sogno di un popolo intero, il Giappone. Zaino in spalla, l’allora giovanissimo Miura lasciò la scuola e andò in Brasile a caccia di un contratto da professionista, per la disperazione dei genitori. Palmeiras e Santos ne testarono le qualità e in attesa della chiamata giusta, Kazu dovette anche lavorare. Gli Alvinegro gli fecero firmare il primo contratto professionistico nel 1986: tornerà solo nel 1990 per segnare 3 gol in undici presenze.
Rientrò in patria sempre nel 1990,da star assoluta, portando titoli e coppe al Yomiuri, club poi rinominato Tokyo Verdy Kawasaki: più di 50 gol in meno di 100 presenze in 4 anni. Nel 1994 il Genoa di Spinelli gli spalanca le porte della serie A: il 4 dicembre 1994 segna il suo unico gol nella massima serie italiana, nel derby contro la Sampdoria. Dopo 22 presenze e la retrocessione dei rossoblù, ritorna in patria, nuovamente nel Verdy Kawasaki. Da allora esperienze anche in Croazia, Australia e nel Futsal.
Nel 2017 rughe e capelli brizzolati hanno preso il posto della folta capigliatura degli anni ’90 e alla tenera età di 50 anni e 7 giorni, Miura ha scritto un nuovo capitolo ella sua leggendaria carriera. Ma, come lui stesso ha promesso, non è l’ultimo…