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Juventus, Ronaldo: “Quell’applauso dello Stadium mi ha spiazzato”

Il giorno di Cristiano Ronaldo, è il ‘CR7 Day’ per tutto il
popolo della Juventus e non. Il portoghese si è presentato ai nuovi compagni,
ai tifosi e ai media, comparendo in conferenza stampa per ribadire la propria
voglia di vincere un’altra sfida, l’ennesima della sua scintillante carriera. “E’
stato facile scegliere di venire qui” le parole di CR7 pronunciate nel tardo
pomeriggio e ribadite poi nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata ai
microfoni di Sky Sport, nel corso della quale Ronaldo è tornato a parlare dell’applauso
dello Stadium dopo la sua rovesciata.

“E’ stato un momento speciale, mi ricordo
che dopo aver segnato questo grandissimo gol, contro la ‘mia’ squadra, è stato
un momento unico. E’ stato un gol così speciale che volevo segnare nella mia
carriera, non sapevo che il futuro mi avrebbe portato nel club contro cui
segnai quel gol. Sono molto contento, un bel momento della mia carriera,
giocare nel miglior club italiano ed uno dei migliori al mondo come la Juventus. Non ricordo molto bene cosa successe nei giorni successivi, ma ero molto contento. Non solo per
aver vinto, non solo per aver segnato un gran gol, ma un dettaglio che fece la
differenza fu la reazione dei tifosi che mi applaudirono e per me fu una
sorpresa
. Non me l’aspettavo. A me già piaceva questo club, ma dopo quel
momento ancora di più”.

Ronaldo poi prosegue: “Non è stato quel gol a cambiare le cose. Come ho detto, la Juventus è un grandissimo club e mi ha dato la possibilità di venire qua in questo momento unico per la mia vita. E non penso che sia stato per quel gol, però sicuramente i piccoli dettagli hanno aiutato un po’ a fare la differenza. Sono grato al Presidente, ai tifosi e alla gente che lavora in questo club per avermi dato questa opportunità.

Ronaldo poi svela alcuni retroscena della trattativa: “E’ una situazione che è venuta così, in maniera naturale. Ho parlato con il mio agente che mi raccontava come stesse andando e stava andando bene. Non c’è una ragione sola. Ho detto al mio agente che se avessi lasciato il Real l’unico club in cui sarei voluto andare sarebbe stata la Juventus”.

Il portoghese poi si sofferma sulla Champions: “Non la vedo come un’ossessione, le cose succedono in maniera naturale. Una squadra di calcio ha molti giocatori e dipende da molti fattori la vittoria in una competizione. Come mi ha detto il Presidente, non è un’ossessione ma un sogno. Vorrei che in questi quattro anni possa aiutare la squadra a conquistare una Champions: so che è molto difficile, ma credo sia possibile. Negli ultimi quattro anni la Juventus ha giocato due finali di
Champions, negli ultimi 7 ha vinto 7 volte la Serie A, è uno dei club più
grandi del mondo. Non c’era bisogno che qualcuno mi dicesse di venire qui, conoscevo la
forza della Juventus. Per questo ripeto ancora una volta che sono molto grato
che la Juventus mi abbia dato la possibilità di vestire questa maglia. Grazie per il sostegno, ieri come oggi. E’ un momento felice
della mia vita, quello che posso garantire è che darò il massimo per aiutare la
squadra e vorrei vincere molti trofei insieme”.