Allegri: “In Italia i giovani dopo due partite sono già ritenuti fenomeni”
Le parole dell’allenatore della Juventus sulla questione legata alla gestione dei giovani in Italia
“Giovani”. È la parola che forse più di ogni altra si sente dire dallo scorso giovedì 24 marzo e la sconfitta dell’Italia subita contro la Macedonia del Nord. Intervenuto al Festival dei Giovani, appunto, anche l’allenatore della Juventus, Max Allegri, ha affrontato il tema e detto la sua: “Da qualche anno a questa parte c’è la tendenza a considerare campioni dei ragazzi che hanno giocato appena due o tre partite. Così però si bruciano le tappe”, ha detto.
“Vittorie più belle? Campionato di C col Sassuolo o primo scudetto”
“A vent’anni un calciatore non può avere la maturità di uno di 28”, ha aggiunto l’allenatore della Juventus. E dopo il tema giovani, Allegri ha risposto anche alla domanda su quale sia la o le vittorie più belle ottenute nella sua carriera da allenatore: “Sono tutte belle le vittorie. Non saprei scegliere”, ha detto. “Mi ricordo il campionato di C vinto col Sassuolo o il primo scudetto in Serie A. Le scontitte invece sono tutte brutte, alcune pesano di più perché ti rimane il dubbio che avresti potuto fare qualcosa di meglio”.