#JuveNapoli -5 – Il doppio ex, Nicola Amoruso
Sabato 13 febbraio, ore 20 e 45. San Valentino può attendere perché prima c’è la gara che può decidere il campionato. Juventus e Napoli si giocano lo scudetto in un big match dal sapore vintage. In campo non ci saranno Platini e Maradona, ma due nuove stelle, Dybala e Higuain: chi sarà più decisivo? Domanda che GianlucaDiMarzio.com ha rivolto a un grande bomber del passato, Nicola Amoruso, autore di quasi 40 gol con le due maglie. Napoli e Juventus hanno fatto il vuoto alle loro spalle, scenario difficilmente ipotizzabile ad inizio stagione: “Se consideriamo gli acquisti fatti questa estate dalle altre squadre il distacco creato da Napoli e Juventus è sicuramente una sorpresa. Chi mi ha stupito di più è Maurizio Sarri. Sapevo che era bravo e che avrebbe fatto un buon lavoro, ma non mi aspettavo che potesse lottare da subito per lo scudetto. I meriti vanno alla società che ha creduto sempre in lui e naturalmente a Sarri, che, nonostante un inizio un po’ complicato, è riuscito a imporre le sue idee, a trascinare il gruppo e a portare una mentalità vincente. Credo che la differenza la stia facendo proprio questo”.
Per Amoruso il salto alla Juve arrivò da giovanissimo: “Esperienza bellissima perché in quegli anni la Juventus era una squadra top non solo in Italia ma anche in Europa. Ho vinto tre campionati, ho avuto la fortuna di giocare subito in Champions, da giovanissimo, e di segnare diversi gol. La Juventus ti insegna tanto, è un club con una mentalità vincente. Quando arrivi a Torino sai che l’unica cosa che conta è portare a casa trofei”. E’ Dybala la sorpresa più grande di questa stagione bianconera? “E’ un giocatore completo, che oltre alla tecnica mette in campo anche tanto sacrificio. Corre per tutti i novanta minuti, da un grande aiuto in fase di non possesso. E poi, considerando anche l’età, impressiona la sua personalità. All’inizio non era un titolare fisso e anziché demoralizzarsi ha trovato la forza per dimostrare ciò che tutti ci aspettavamo da lui. Adesso fa la differenza. Mi piace molto, è un giocatore con un grandissimo futuro davanti”. Ma la Juve non è solo Dybala: “Un altro calciatore che mi sta piacendo molto è Mario Mandzukic. Sta dando un grande contributo in fase realizzativa e anche lui si sacrifica molto per la squadra. Nelle passate stagioni non si era mai visto un Mandzukic così e questo è un ulteriore merito da attribuire a Massimiliano Allegri e al resto della squadra che ha saputo supportarlo”.
A Napoli Amoruso sbarcò nella stagione 2000-2001, alle dipendenze del “maestro” Zeman: “Quell’anno per la squadra non fu bellissimo perché ci furono alcuni problemi societari. Il ricordo è comunque positivo perché la piazza di Napoli a un calciatore da tanto: come si vive il calcio lì non lo si vive in nessun’altra parte d’Italia. Dalle persone che incontri per strada alle vibrazioni di uno stadio quasi sempre pieno, se un giocatore passa qualche anno di carriera a Napoli è difficile che se ne scordi”. Attualmente gli azzurri sono primi e possono contare su un altro fenomeno argentino: che percentuale ha Higuain nei successi degli azzurri? “Altissima e infatti penso che la principale preoccupazione per la società e per i tifosi, ma anche per i compagni, è che Higuain stia sempre bene. E’ un giocatore straordinario, che finalizza il lavoro della squadra nel migliore dei modi e trova sempre lo spunto vincente. Quest’anno Sarri è riuscito a toccare delle corde che mai nessuno era riuscito a toccare con Higuain. L’argentino è al top fisicamente e mentalmente, scende in campo felice e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
Ventiquattro gol in ventiquattro partite. Ai tempi di Amoruso era difficile mantenere questa media: “Non avrebbe segnato con questa regolarità. Rispetto al passato il campionato ha perso i grandi interpreti del ruolo di difensore, la qualità si è abbassata”. Chi la spunterà in questo avvincente duello scudetto? “Il match di sabato è aperto a ogni pronostico. Io spero solamente di godermi questa sfida tra Juventus e Napoli fino alle ultime giornate. Però credo che i bianconeri siano più attrezzati del Napoli: oltre ad avere più esperienza hanno più ricambi di qualità”.