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Dal rischio fallimento a Brera Holdings: il processo virtuoso della Juve Stabia

Juve Stabia – Imago

Tre anni fa la Juve Stabia rischiava il fallimento, oggi è la sorpresa della Serie B: la rinascita della Juve Stabia

Giovani e affamati. Basta questo per riassumere la grande stagione che sta vivendo la Juve Stabia, sesta in classifica in Serie B e autentica rivelazione del campionato. Da neopromossa al sogno del play-off, il tutto con il budget più basso della categoria e la seconda squadra più giovane. Età media della squadra di Guido Pagliuca 24,1 anni, più bassa solo quella del Frosinone (23,6).

Un processo virtuoso quello che si è innescato a Castellammare di Stabia, tanto da aver attirato l’attenzione nei mesi scorsi di Brera Holdings, società quotata al NASDAQ e che avrà il 52% delle quote della Juve Stabia entro il 31 marzo, diventando così azionista di maggioranza. Ma come si è arrivati a tutto ciò?

La rinascita della Juve Stabia

Bisogna fare un passo indietro e tornare al 2022. In quell’anno la Juve Stabia sembrava destinata al fallimento, con una situazione debitoria importante da dover sostenere. Circa 12/13 milioni di euro di debiti e un futuro incerto davanti. Proprio in quell’anno arriva in società Filippo Polcino a cui viene affidato il ruolo di Amministratore unico e direttore generale (oggi presidente del consiglio di amministrazione delle vespe, la figura che gestisce il lato amministrativo, economico e gestionale del club) che, grazie alla ferma volontà del presidente Andrea Langella, dal il via a un piano di risanamento e stabilizzazione della Juve Stabia.

Filippo Polcino – Amministratore unico delle vespe

Dopo pochi mesi, grazie ad un lavoro unico, arriva l’accordo di ristrutturazione del debito con il Tribunale di Torre Annunziata (per la prima volta in Italia per una società di calcio). I debiti della società vengono in parte stralciati ed in parte rateizzati, il brand Juve Stabia viene consolidato e sul campo arrivano anche i risultati. Stagione 2023-2024, quella del ritorno in Serie B. Da una parte il direttore sportivo Matteo Lovisa crea un gruppo di lavoro ottimale, dall’altra l’allenatore Guido Pagliuca guida una macchina perfetta in campo che chiude il campionato con 10 punti di vantaggio sull’Avellino. Dalla Serie C alla Serie B i capisaldi non cambiano: continuità nel progetto e particolare attenzione ai giovani. Il ruolino di marcia è sotto gli occhi di tutti: 39 punti in 27 partite.

Il presidente Andrea Langella – Imago

Le prospettive con Brera Holdings

E mentre sul campo le vespe iniziavano a vincere e convincere anche in Serie B, dall’altra parte il presidente Langella lavorava all’ingresso in società di Brera Holdings. La holding con sede in Irlanda voleva un club in Serie B e ha valutato diverse società. Tra tutte, però, la Juve Stabia ha convinto più di tutti in quanto sana (frutto della presidenza virtuosa di Andrea Langella e di quel lavoro di risanamento e stabilizzazione fatto dall’amministratore unico, Filippo Polcino) e con prospettive importanti davanti a sé.

Abbiamo scelto la Juve Stabia seguendo dei punti chiave: la piazza, il brand, l’accademia giovanile, la sostenibilità finanziaria e la possibilità di crescita – raccontava Daniel McClory, presidente di Brera Holdings, nella conferenza di presentazione dello scorso 9 dicembre – Abbiamo dunque la possibilità di portare questo club anche a livello internazionale“. Crescita resta la parola d’ordine per le vespe che possono guardare al futuro con grande ottimismo.