Julio Cesar: “Triplete emozione unica. Su Messi la parata più bella”
L’ex portiere dell’Inter racconta il suo passato in nerazzurro ai microfoni del sito ufficiale del club. Dall’amicizia con Maicon al triplete, passando per l’addio: “Essere interista, aver vinto con questa maglia ti dà una soddisfazione che è difficile da raccontare”
Un paio di guantoni e il sorriso tipico dei brasiliani. Julio Cesar ha difeso la porta dell’Inter così. Lo ha fatto per sette anni, vincendo tutto e salendo sul tetto del mondo con il nerazzurro sulle spalle. Gli dici Inter e i suoi occhi si illuminano, perché quello che ha vissuto resta indelebile. A partire dal sogno più grande mai realizzato, il sogno dei sogni, quello che ha regalato una gioia enorme a tutti i tifosi dell’Inter
“Quando abbiamo fatto il Triplete. So che sembra quasi banale rispondere così, ma è stato un momento unico, incredibile. E non solo quando abbiamo alzato i trofei, ma in tutta la stagione c’era un’energia speciale. Sapevamo che potevamo fare qualcosa di grande insieme. E così è stato”. Come dargli torto, l’Acchiappasogni è entrato di diritto nel cuore dei nerazzurri e viceversa: “Essere interista, aver vinto con questa maglia ti dà una soddisfazione che è difficile da raccontare, un’emozione unica che condivido con tutti i tifosi. Sono uno di loro, me lo sento addosso”.
Ma ci sono stati altri momenti indelebili nella storia d’amore tra l’Inter e il portiere brasiliano. Il più intenso e difficile allo stesso tempo lo ricorda ancora con emozione: “Oltre alle vittorie, alle gioie condivise con i compagni, posso dire che il momento più incredibile è stato quando sono andato via. Quando allo stadio mi sono messo a ringraziare i tifosi per i sette anni passati insieme. Far parte di questa famiglia non è da tutti e sono molto grato all’Inter e ad ognuna delle persone che mi sono state vicine”.
Quell’Inter era una squadra forte e unita, fatta di uomini, prima ancora che calciatori, che si volevano bene ed erano pronti a dare il massimo l’uno per l’altro. Julio Cesar li ricorda tutti con piacere, ma con uno in particolare si è instaurato un legame speciale: “Sono tutti grandi uomini, oltre che grandi campioni. Ma se devo scegliere, dico Maicon. Fortissimo in campo, un amico in ogni occasione”.
Infine c’è tempo anche per una speciale classifica delle parate più belle fatte dall’eroe del Triplete: “Beh, al primo posto quella su Messi, al Camp Nou. Dentro di me sapevo di aver preso una palla quasi impossibile. Poi, quella su Thomas Müller in finale, quasi in controtempo. Infine, quella su Aquilani: partita Scudetto contro la Roma”.