E' ufficiale da pochi giorni: Xavi è il nuovo allenatore del Barcellona. L'ex metronomo del centrocampo blaugrana, svincolatosi dalla panchina del Al Sadd, sarà il successore di Koeman.
Sfida non semplice per l'ex capitano blaugrana, che ha le idee chiare, come chiari sono i principi tattici ai quali si ispirerà, da Crujiff a Guardiola. A confessarlo è lo stesso ex centrocampista al The Coaches' Voices.
Frank Rijkaard
Di Frank Rijkaard ha apprezzato sopratutto il lato umano, la gestione di un gruppo pieno zeppo di campioni. "Frank è una persona emotiva, molto empatica. lo paragono a Vincente Del Bosque. Non dico che non era esigente, anzi, ma ha sempre avuto un comportamento da bravo ragazzo e questo fa sentire il gruppo più forte e i risultati hanno parlato per lui".
Pep Guardiola
Solo parole al miele per Pep Guardiola. Grazie a lui è rimasto in quel Barcellona che ha scritto la storia. "Dovevo andare via quell'anno. Non venivamo da grandi stagioni e la società mi aveva fatto capire che dovevo cercarmi un'altra sistemazione" confessa il mediano che poi prosegue. "Quando è arrivato Pep gli ho chiesto se mi vedeva nella sua squadra, la sua risposta mi ha sbalordito. Mi disse che non vedeva un Barcellona senza di me e questo ovviamente mi ha inorgoglito". Di Guardiola sottilinea la capacità di riuscire a pescare dalla famosa cantera. "Per noi è stato sorprendente che tanti innesti dalla cantera erano già pronti per giocare ad alti livelli. Sicuramente Pep è stato avvantaggiato perchè gia li conosceva".
Luis Enrique
"Era il 2014, primo anno di Luis Enrique in panchina, ma avevo deciso che sarei andato via a dicembre. E' stato lui, con la sua onestà a farmi rimanere" così debutta l'ex centrocampista che poi prosegue: "Alla fine è stato un anno bellissimo. Abbiamo vinto tutto e non posso che ricordare con gioa quella stagione".