In seguito l'ufficialità (QUI l'annuncio), Timothy Weah è diventato ufficialmente un nuovo giocatore della Juventus. Lo statunitense, che ha firmato un contratto di cinque anni, ha parlato ai canali ufficiali del club.
Weah: "Mi sento già a casa e non vedo l'ora di cominciare"
Timothy Weah ha così commentato l'approdo alla Juventus: "Sono entusiasta, onorato e felice. È un sogno che si avvera. È uno dei club più importanti al mondo e sono felicissimo di essere bianconero". E poi un commento sulla scelta: "Mi ha convinto tutto del club: la storia, i giocatori, lo staff. E la fiducia che tutti hanno riposto in me. Qui mi sento a casa. I tifosi sono venuti a salutarmi, prima delle visite. Sono contento, mi sento a casa e non vedo l’ora di cominciare".
Poi lo statunitense commenta la scelta: "Il periodo di mio padre al Milan fa parte della storia della nostra famiglia. È stato un periodo molto importante. Ora suo figlio ha la possibilità di giocare in Serie A e di farlo in uno dei club più importanti è meraviglioso. Ed è una delle mie squadre preferite, sono un grande tifoso della Juventus. Questo ha facilitato la mia scelta".
"Mi piace giocare esterno basso. Spero di raggiungere grandi obiettivi"
Timothy Weah ha poi parlato del suo ruolo preferito e del suo stile di gioco: "Ho un ruolo preferito, che è quello di esterno basso. Penso che giocherò in quel ruolo qui. Non vedo l’ora. È un ruolo nuovo per me, ma mi piace molto. Ho giocato attaccante, sulla fascia, questo mi aiuterà molto. Giocherò dove l’allenatore mi dirà di giocare e dove sarò più utile alla squadra. Sono un giocatore molto intenso, che ama correre, crossare e fornire assist. E penso che mi troverò al meglio con i compagni: spero di poterli aiutare a segnare tanti gol. Sono uno che lavora sodo e lo farò per la squadra senza risparmiarmi. Sono felice e spero che i tifosi apprezzino il mio lavoro".
Infine un commento sulle ambizioni: "Spero di raggiungere grandi obiettivi. Siamo in un ottimo club, abbiamo un ottimo staff tecnico e un personale fantastico che lavora dietro le quinte. Noi dobbiamo solo lavorare. Solo così potremo fare grandi cose", ha concluso lo statunitense.
