"Oh, ma lo sai che se vinciamo oggi superiamo la Juve?". Mancano pochi minuti alla sfida contro lo Spezia e la testa dei tifosi della Fiorentina è china sui cellulari. Guardano la classifica, lo fanno da ieri. Da quando il loro vecchio amico Simeone, a Verona, ha costretto la Juve a rinchiudersi in ritiro per la settimana che verrà. Al Franchi c'è il bianconero dello Spezia ma a Firenze guardano già a sabato, alla partita dello Stadium contro la squadra di Allegri.
I viola intanto ne fanno tre a Thiago Motta, portandosi al settimo posto. 18 punti in 11 giornate, il doppio rispetto allo scorso anno, quando la salvezza aritmetica arrivò solo il 13 maggio. Ricordi che oggi strappano un sorriso per quanto sembrano lontani.
Vlahovic meglio di Toni e Batistuta
Era da gennaio che la Fiorentina non vinceva due partite consecutive in casa. Certo, il calendario non aveva aiutato: esordio ok col Torino, poi le due sconfitte con Inter e Napoli prima del successo di settimana scorsa sul Cagliari. Un altro 3-0 dunque, un'altra serata che ha il volto di Dusan Vlahovic. No, niente rigori lasciati ai compagni, niente contestazioni dei tifosi per il mancato rinnovo, niente gol su punizione. Allo Spezia ne ha fatti tre: il primo dagli undici metri (non ha mai sbagliato in carriera, 16 su 16 dal dischetto), il secondo col mancino dopo un'azione splendida di Saponara e Odriozola, il terzo col destro su assist di Callejòn. Con queste sono 25 le reti segnate nel 2021 dal 21enne. Oltre a lui con la Fiorentina c'è riuscito solo Kurt Roland Hamrin, che arrivò a 27 nel 1960 e a 25 nel 1959. Tanto per non andare troppo indietro, Vlahovic ha fatto meglio di due eroi di Firenze, cioè Toni (che nel 2006 si fermò a 24) e Batistuta (che nel 1998 toccò quota 23).
Quando la Juventus chiese informazioni...
La sconfitta di Venezia è probabilmente fin qui l'unico passo falso della Fiorentina. Una partita nata strana, con Vlahovic "scaricato" dal club nei giorni precedenti per via dei contrasti sul rinnovo. I tifosi presenti nel settore ospiti si schierarono contro il serbo, chiamando in causa anche la Juventus. Come se l'attaccante fosse già destinato ai bianconeri, imitando i vari Chiesa e Bernardeschi. Una trattativa in realtà non è mai nata. Il giocatore alla Juve piace, ma chi oggi non lo vorrebbe? In estate i bianconeri si sono informati sui costi di un'eventuale operazione, ma nulla di concreto. E poi molto dipende dal riscatto di Morata, che vive un momento opposto a quello di Dusan (in A non segna da 6 partite). Voci e giochi del destino, per Vlahovic la partita dello Stadium sarà particolare: "Non vedo l'ora che sia martedì per vedere la sua voglia di preparare una sfida difficile come quella di sabato", lo ha caricato Italiano nel post-partita . "Dove può arrivare? I grandi hanno fatto carriera grazie alla continuità, come Ibra. Vediamo se ci riuscirà", lo ha stuzzicato Thiago Motta. Il prossimo ostacolo, intanto, si chiama Juventus.