La guerra tra Russia e Ucraina ha dato un terribile spunto ad alcuni tifosi - se così si possono chiamare - del Verona, che hanno esposto uno striscione con missili, bandiere e coordinate del Napoli prima del match di Serie A. Un gesto che ha creato parecchio scalpore alla vigilia della sfida di campionato tra la squadra di Tudor e quella di Spalletti.
Secondo quanto riportato da Lorenzo Fontani nell'edizione di Sky Sport 24, la Digos ora sta indagando per risalire ai responsabili grazie anche all'utilizzo delle telecamere di videosorveglianza, ma le operazioni risultano al momento difficili in quanto lo striscione è stato tolto subito dopo essere stato immortalato in una fotografia, escludendo così ogni tipo di collegamento diretto con l'evento sportivo.
I possibili sviluppi
In caso di identificazione dei responsabili la strada maestra è quella del DASPO. Si tratta di una strada percorribile dal momento in cui il messaggio dello striscione comporterebbe una pericolosità implicita notevole, ma comunque difficile perché divulgato qualche giorno prima della partita. Inoltre, il messaggio è stato esposto lontano rispetto allo stadio e questo esclude qualsiasi responsabilità in capo alla società.
Il club gialloblù quindi non rischia in questo caso secondo il Codice di Giustizia Sportiva. Eventuali sanzioni al club riguarderanno solo i cori razzisti che si sono sentiti durante la gara. Per questa ragione è stata aperta un'indagine.
L'ultima strada, quella penale, si baserebbe sulla legge Mancino che introduce il reato di istigazione alla violenza per motivi discriminatori. Una volta individuati i responsabili, quindi, la procura dovrebbe valutare se disponga di elementi a sufficienza per chiederne il rinvio a giudizio nelle competenti sedi penali.