Dopo una grandissima stagione all'Udinese, Gabriele Cioffi si prepara a prendere il posto di Igor Tudor alla guida dell'Hellas Verona. L'allenatore italiano avrà il duro compito di continuare quanto di buono è stato fatto dalla formazione gialloblu nella passata stagione, puntando su quelli che sono i suoi principi: "Lavoro, sacrificio, passione, e obiettivi", ha rivelato in un'intervista a La Gazzetta dello Sport.
Verona, Cioffi: "Zaccheroni un esempio"
Cioffi ha poi parlato dei suoi modelli, primo su tutti Zaccheroni: "Per me è stato un punto di riferimento sia da giocatore che quando ho cominciato ad allenare. Ho studiato tanto, e ho preso il meglio da chi ho avuto: Zaccheroni, Ten Cate e Zola. Se mi chiede uno che mi ha ispirato, dico Andrea Scarselli, il mio tecnico del settore giovanile. A 12 anni “retrocedo” in seconda squadra e trovo questo uomo che mi ridà entusiasmo, passione, gioia. E mi ripete sempre in modo frenetico: “attacca, attacca, attacca”. Per vincere devi attaccare, con intelligenza ed equilibrio".
Non a caso il suo è un gioco votato all'attacco, ma pur sempre equilibrato: "Non sono nè integralista del gioco esasperato, nè catenacciaro. Credo che nella partita ci siano più partite e l’obiettivo è creare una squadra intelligente che sappia capire i momenti. Nello specifico: fase difensiva, squadra aggressiva. Fase offensiva: squadra che sa legger gli spazi e sa come muoversi". E la prima amichevole stagionale, vinta per 9 a 0 contro il Primiero sembra aver dato ragione al neo allenatore gialloblu. Particolarmente in forma il nuovo acquisto Piccoli, autore di ben quattro gol. L'ex Atalanta si giocherà un posto da titolare al centro dell'attacco insieme a Henry e Djuric.
Chiosa finale sul mercato: "Allenerò chi c’è, ma non vuol dire che sono schiavo degli eventi - ha detto Cioffi. Ho dato le mie idee alla società, arriveranno giocatori affamati. Do fiducia a chi tiene la squadra in A da anni".