Gian Piero Ventura torna a parlare della nazionale di calcio italiana. L'ex CT azzurro è intervenuto ai microfoni di Rai Radio 1 per parlare dell'Europeo in Germania e non solo. "Troppo brutto per essere vero, ma per fortuna è definitivamente alle spalle. Ora le risposte sono straordinariamente positive e non era facile dopo un Europeo del genere, soprattutto dal punto di vista psicologico".
Italia, le parole di Ventura
Ventura fa il nome di Spalletti. "Lui è stato bravissimo ad alleggerire il carico mentale e ha avuto il coraggio di costruire una squadra estremamente giovane. Dalla vittoria a Parigi a oggi si è vista una squadra che gioca da squadra, con un'identità di gioco e con una certezza di modulo. Possiamo cominciare a pensare in positivo per il futuro".
E anche quello di Tonali, rientrato dopo la lunga squalifica. "Il suo inserimento è stato di un'importanza notevolissima. Ha portato fisicità e qualità. Si è visto un calcio non solo vincente in termini di risultati ma anche godibile e verticale. L'80% di questi interpreti sono tutti giovanissimi, hanno tutti voglia di mettersi in mostra. C'è grande entusiasmo e voglia di partecipare. Sono tutti segnali importanti e positivi".
A seguire, l'ex CT individua il 'simbolo del nuovo percorso azzurro'. "Direi Dimarco, in questo momento ogni volta che tocca la palla crea situazioni, sta attraversando un momento di grandissima qualità e personalità. Retegui? Per certi versi è una sorpresa, si è calato in quello che serve a questa Nazionale. Sa sempre cosa fare, ha dimostrato di avere la capacità di far salire la squadra e di farsi trovare dentro l'area nel momento opportuno. Mancini ha avuto un'ottima intuizione, ma ora è un giocatore completamente diverso. Da Gilardino a Gasperini, ora ha acquisito delle conoscenze e la sua crescita è stata evidente".