Diciannove anni dopo il Venezia torna in Serie A. Un sogno durato tanto, troppoe che oggi è finalmente realtà. Era infatti il 2002 quando i lagunari salutavano per l’ultima volta la massima serie. Più precisamente il 5 maggio. Nel momento in cui tutti gli occhi del mondo del calcio guardavano le lacrime di Ronaldo, sconfitto all’Olimpico dalla Lazio di Zaccheroni. Quindi mentre la squadra del patron Zamparini scivolava in B sono tutti impegnati a guardare altrove. Oggi, 19 anni dopo, il Venezia si è preso la scena.
Un attesa lunghissima. Un passaggio in purgatorio che negli anni si è trasformato in un vero e proprio inferno. Diciannove anni fatti di cambi societari e fallimenti rumorosi. Almeno fino a ieri sera. Una promozione che porta la firma di Paolo Zanetti e di un gruppo straordinario che non ha mai mollato fino alla fine. Destinazione Paradiso.
Si disputava la 100esima edizione della Serie A. Un campionato che si chiuse con Dario Hubner e David Trezeguet capocannonieri. Con il Mondiale di Corea e Giappone alle porte, che con la vittoria del Brasile, riuscirà a trasformare le lacrime di dolore di Ronaldo in lacrime di gioia. Mondiale e Pallone d’oro.
Ma anche la stagione dei 3 allenatori del Venezia, che chiuderà la stagione sotto la guida di Alfredo Magni assistito da un giovane Beppe Iachini ancora senza patentino da allenatore. 18 punti e retrocessione inevitabile, nonostante i tanti gol (18) di Filippo Maniero.
Da Maniero a Forte, da Andersson a Maleh. 19 anni dopo è tutta un’altra storia. Erano i tempi della Serie A a 18 squadre, dell’Inter di Ronaldo e Vieri e della Juventus campione d’Italia all’ultima giornata guidata a suon di gol dalla coppia Del Piero - Trezeguet.
Sarà l’anno del primo Milan di Ancelotti, subentrato in corsa a Terim, e quello del fallimento della Fiorentina di Cecchi Gori. È cambiato tutto nel nostro campionato, dal Venezia di Zamparini a quello di Niederauer, diciannove anni dopo.
