L’emozione di assistere ad una partita dal vivo ha un prezzo. Ma per i tifosi del Tottenham questo ha raggiunto vette sconosciute e fuori portata. E’ noto come gli Spurs potranno giocare le partite interne in un impianto nuovo e di proprietà (in alto, la vista dalla tribuna nord) per l'annata 2018/19, lo stesso club ci ha tenuto a caricare l’attesa. Al punto da aver già reso possibile la sottoscrizione degli abbonamenti per il prossimo anno. L’euforia dei sostenitori inglesi si è però presto sopita di fronte ad un listino prezzi esorbitante. Infatti, l’abbonamento più economico per una persona di età compresa tra i 22 e i 64 anni (quindi la maggioranza) costa 795 sterline, nonché poco più di 900 euro. Per i settori più economici dello stadio, cioè nove delle sedici ripartizioni, sono previste delle riduzioni per anziani, giovani (tra i 18 e i 22 anni) e ragazzi (minori di 17 anni) che dovrebbero spendere rispettivamente 397 (450 euro), 595 (680 euro) e 397 sterline.
Se questi erano i prezzi più accessibili, man mano che la collocazione migliora i costi schizzano. L’ultima fascia che prevede le riduzioni esposte sopra, riguardante quindi un settore di qualità intermedia dell’impianto, corrisponde a 1.125 sterline (quasi 1.300 euro) prezzo pieno, con 562 sterline (640 euro) per anziani e ragazzi e 843 sterline (960 euro) per i giovani. Poi un unico prezzo per tutti, che arriva al culmine di 2.200 sterline, equivalenti ai nostri 2.500 euro.
Si può facilmente immaginare l’ira dei tifosi del Tottenham, specialmente per chi non può e non vuole spendere cifre di questo tipo per seguire dal vivo le partite della propria squadra. “Non siamo come i tifosi dell’Arsenal” dice qualcuno, provando a scherzarci su. Qualcun altro minaccia – sempre ridendo – di introdursi in campo come il presidente del PAOK se i prezzi non verranno abbassati. Intanto, in molti hanno affrontato la spesa ma hanno avuto comunque di che lamentarsi per le difficoltà nel completare l’acquisto, per la mancanza di ingressi per famiglie e per l’esclusione delle partite di coppa (che in precedenza erano due), mentre altri club tra cui proprio i Gunners prevedono nell’abbonamento annuale addirittura sette sfide di coppa con un costo più contenuto. Insomma, una vera e propria protesta, al grido di “Football without fans is nothing”.