L’indizio sul ‘9’ granata del futuro ce lo regala direttamente il numero 1 del Torino Urbano Cairo, sul suo profilo Instagram: “Andata della finale di Coppa Italia Primavera: Torino-Milan 2-0. Ci diamo il ‘cinque’ con mio figlio dopo il secondo gol di Rauti”.
Per l’appunto: Nicola Rauti. Ruolo: attaccante. Classe 2000. Non altissimo - 1,80 cm - ma bravissimo sotto porta, il fiuto del gol promette una favola. Lo dicono i numeri di questa stagione ancora in corso, perché mancano i playoff: 38 partite giocate, 22 gol. Due reti anche nell’ultimo weekend al Cagliari. L’esultanza? Quella del ‘Pistolero’, alla Luis Suarez. Non per caso ovviamente: l’uruguaiano del Barcellona è uno dei modelli attuali di Nicola, insieme al Kun Aguero. Simili per caratteristiche fisiche. Ma in quanto a mentalità, l’esempio è solo uno: Cristiano Ronaldo. Un vincente assetato di gloria. Nicola Rauti è giovanissimo ma ha una voglia matta di diventare grande e toccare con mano il mondo del professionismo.
Un’occasione, quest’anno, c’è stata, ed era il 12 aprile, vigilia di Torino-Cagliari. Mancavano sia Belotti sia Zaza e la società gli prepara ad hoc la maglia n.54, da gara, per portarlo almeno in panchina. Nicola ci spera, si emoziona, ma alla fine dovrà aspettare ancora perché l’occasione sfuma. Questione di tempo. L’idolo, fin da piccolo, è Pelé. Ma c’è un motivo specifico della scelta: Nicola ama alla follia il film ‘Fuga per la vittoria’, che avrà visto si e no mille volte. Impazzisce per la rovesciata di O’Rey, un marchio di fabbrica che ha provato a imitare (con successo) più volte. Sorriso stampato, neo-patentato e… scaramantico: Nicola è uno di quelli che fa esattamente le stesse cose finché la ruota non gira male. Solo in quel caso cambia rito. Se non avesse fatto il calciatore? L’attore! Gli piace, lo stuzzica, l’idea di essere al centro dell’attenzione un po’ lo esalta. Non sente le pressioni e… in campo si vede. Lo dicono i numeri, lo raccontano i gol che fanno esultare anche il presidente del Torino Urbano Cairo.