Dal ritiro della Serbia, che ha vinto la sua amichevole pre-Mondiale quest'oggi contro il Bahrain per 1-5, ha parlato Sasa Lukic, centrocampista del Torino (che non ha partecipato all'amichevole, ndr), tra i migliori giocatori della rosa di Ivan Juric, con la dieci sulle spalle, che a inizio stagione ha lasciato parlare molto di sé. Ai microfoni del portale serbo Sportal.rs, Lukic si è raccontato ai lettori.
"Cerco di rimanere sempre lo stesso, com'ero all'inizio, quando non ero ancora nessuno. Non cambierò mai, garantito! Anche dovessi essere in un club più importante, rimarrò lo stesso. È una cosa che mi è stata insegnata dalla mia famiglia e questo mi guida nella vita". Resterà sempre lo stesso, nonostante un cambio di ruolo importante con l'arrivo di Ivan Juric al Toro: "Mi piace giocare mediano. Anche se non scelgo io (sorride, ndr)".
Nuove opportunità per Lukic dopo il Mondiale
Un Lukic in crescita, in questi anni, nonostante gli aspetti positivi e negativi mostrati in tutti questi anni di carriera a Torino. A Sportal ha parlato un Lukic che non ha assolutamente intenzione di fermare questa crescita, anzi, tutt'altro: "Ad essere onesto, ho grandi ambizioni. Sono sicuro che arriverò dove mi ero prefissato, e se sarà dopo il Mondiale o la prossima estate, vedremo".
Il rapporto con i connazionali a Torino
Torino, ambizioni e non ambizioni, ha rappresentato casa sua per sei anni e ha accolto tanti calciatori serbi nella sua storia recente. Lukic ha raccontato ancora: "Sono stato a lungo circondato da miei connazionali. Prima c'erano Ljajic, Maksimovic e come allenatore Mihajlovic. Ora ci sono Vanja Milinkovic-Savic e Nemanja Radonjic. È più facile per ognuno di noi perché possiamo contare l'uno con l'altro. Sicuramente anche per loro è così. Ci vediamo anche fuori dal campo, passiamo intere giornate insieme. Succede anche che ci annoiamo e allora poi scappiamo ognuno a casa propria (ride, ndr)".
A Torino, poi, ci sono anche Vlahovic e Kostic, sponda Juventus, ma testimonianza di Lukic è che "è difficile coordinarsi: ad esempio, noi ci alleniamo al mattino e loro al pomeriggio. Poi loro giocavano la Champions League il martedì o il mercoledì e ora dovranno giocare l'Europa League il giovedì. Nel weekend si gioca in campionato, alle volte in giorni differenti. Quindi per noi è impossibile vederci tutti insieme, ma le occasioni ci sono state a inizio stagione e l'ultima volta quando ci ha fatto visita il ct Stojkovic".