Quest'oggi, in conferenza stampa, ha parlato Sinisa Mihajlovic, il giorno prima di Torino-Bologna, valida per la 17ª giornata di questa Serie A.
Oltre ad aver chiarito le condizioni di Marko Arnautovic, giocatore chiave dell'undici rossoblù, Mihajlovic ha inquadrato più strettamente le difficoltà che potrà incontrare nella sfida di campionato contro il Torino.
Bologna in lotta per l'Europa
"In classifica siamo dove siamo. Se togliamo le prime sette squadre, non credo che tutte siano attrezzate per giocare in Europa. Forse la Fiorentina è quella con più possibilità, vista la rosa. Poi Sassuolo, Torino e Bologna credo siano più o meno sullo stesso piano", ha esordito Mihajlovic.
In relazione, poi, a un'intervista rilasciata dal suo bomber Arnautovic, che elogiava l'Atalanta come modello di club, Mihajlovic ha detto la sua: "Non dobbiamo invidiare niente a nessuno. Bologna è una bellissima piazza. Si deve percorrere la strada dell’Atalanta che è un esempio, ma non voglio che il Bologna sia l’Atalanta. La società sa dove vuole arrivare e la strada è giusta".
Poi, sul suo futuro personale, ha precisato: "Ho ancora un anno di contratto, non so quanto resterò ancora a Bologna, ma so che qui sto benissimo".
Mihajlovic dopo la scarcerazione di Patrick Zaki
Infine, hanno rubato l'attenzione le dichiarazioni dell'allenatore sullo studente egiziano Patrick Zaki, la cui scarcerazione dopo oltre un'anno e mezzo di detenzione per vari capi d'accusa, è avvenuta lo scorso 8 dicembre. "Patrick l’abbiamo già invitato allo stadio e a Casteldebole, sono contento sia stato finalmente liberato".
In un caso simile, la domanda è stata allargata all'ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero: "Sono molto dispiaciuto per lui. Gli sono vicino, non l’ho sentito ma vorrei andare a trovarlo. Con me lui è stato meraviglioso, mi è venuto a trovare diverse volte in ospedale durante il periodo della malattia", ha chiuso Mihajlovic.