Il Bologna di Thiago Motta colpisce ancora: 1-5 contro la Cremonese e salita al momentaneo nono posto, a -8 dal settimo posto occupato dall'Atalanta (che potrebbe valere l'accesso alla Conference League: scopri QUI come). La vittoria contro la Cremonese è soltanto l'ultima di una serie di ottime prestazioni dei rossoblù, che con un'identità ben precisa, un calcio propositivo e grande personalità sono diventati una delle rivelazioni di questa stagione.
Un calcio propositivo e grande personalità: il Bologna ha cambiato mentalità
Umiltà, toni sempre regolari e poca autocelebrazione: è il profilo di Thiago Motta nelle varie conferenze stampa pre e post partita, nonostante il Bologna sia la seconda dopo le "big 7". La squadra emiliana non è però soltanto una squadra "spavalda" e di personalità, ma esprime anche un buon calcio con idee chiare e ben precise.
Un 4-2-3-1 che garantisce equilibrio e tanta qualità. Equilibrio perché Schouten e Dominguez - da centrocampisti razionali e intelligenti - riescono a legare bene i reparti. E la qualità perché i rossoblù hanno nel proprio reparto offensivo giocatori di valore, dai quali Thiago Motta ha saputo tirare fuori il meglio.
Da Orsolini a Posch: i "giocatori simbolo" della rinascita con Thiago Motta
Uno dei giocatori che più cresciuto con Thiago Motta è Riccardo Orsolini, che nelle prime undici giornate di campionato era fermo a quota 0 gol. La vera svolta è però arrivata nel 2023: dall'inizio dell'anno solare ha messo a segno 9 gol, oltre agli altri due segnati tra ottobre e novembre.
Se però le qualità di Orsolini erano già note, Thiago Motta ha tirato fuori anche l'ottimo potenziale di altri due giocatori: Stefan Posch e Lewis Ferguson. Il primo - ormai terzino destro inamovibile per Motta - dopo il suo arrivo in Italia faticava anche a guadagnarsi la titolarità e comunque il suo rendimento era spesso insufficiente. Adesso garantisce affidabilità difensiva, ma anche spinta in avanti e fisicità nei piazzati. Risultato? 6 gol in campionato e 2 assist, terzo miglior marcatore del Bologna dopo Arnautovic e Orsolini.
Simile anche il discorso per Lewis Ferguson, che fino alla giornata 10 non aveva mai giocato da titolare. Complice anche una fase di normalissimo ambientamento. Da lì la svolta, con Ferguson che segnò anche tre gol in cinque partite. Nel corso della stagione Thiago Motta lo ha trasformato in un calciatore completo, meno appariscente, ma di grande affidabilità tecnica e tattica. Idee chiare sulla trequarti in possesso, pressing e disciplina tattica in non possesso. Insomma, non grandi nomi ma calciatori di qualità, "perfezionati" tatticamente da Thiago Motta, che con umiltà, spirito di sacrificio e cultura del lavoro ha conquistato Bologna e il Bologna.