Da Pompei a Pomigliano con l’adrenalina a mille, 35 chilometri di emozioni. “Mister, mio figlio è nato in anticipo, posso giocare”.
Detto, fatto. Il tempo di scaldarsi, indossare la maglia e segnare un gol pesantissimo. Mancava poco al fischio di inizio di Mariglianese-Sorrento, gara valida per la prima giornata del campionato di serie D girone H.
“Mio figlio ha voluto che giocassi”
Davide Cacace, uomo simbolo e bandiera della squadra, aveva chiesto alla società un permesso speciale per stare accanto alla moglie durante il travaglio: “Ma evidentemente mio figlio ha voluto che giocassi”, racconta sorridendo il calciatore a gianlucadimarzio.com. Il suo primogenito è venuto alla luce giusto in tempo per consentirgli di mettersi in auto e raggiungere i compagni, già pronti a scendere in campo per la partita.
“E’ stato come se il piccolo abbia voluto lanciarmi un segnale quando è venuto alla luce”. Uno sguardo con la moglie e via, a tutta velocità verso lo stadio di Pomigliano. Una bella sorpresa per l’allenatore Renato Cioffi che ha subito intuito determinazione e forza del suo calciatore: “Perchè nel calcio le motivazioni sono tutto”.
“Ho sentito una spinta particolare”
Inizia la partita, Davide è in campo con la sua maglia numero 6. Difensore roccioso, alle spalle una lunga carriera in serie D con Savoia, Nocerina, Gravina e Brindisi. La gara è bloccata ma alla mezz’ora, Cacace vola più in alto di tutti staccando di testa e segnando un gol bellissimo.
Non proprio una cosa usuale per un difensore: “Ho sentito una spinta particolare, avvertivo carica che faccio fatica a spiegare”. Il primo gol da papà è un’emozione indescrivibile: “Il coronamento di un sogno - prosegue Cacace - la dedica ovviamente è per mia moglie, una donna eccezionale e per il piccolo Nathan.
Questo gol resterà scolpito per sempre nella storia della nostra famiglia, tra l’altro esultare sotto il settore dei nostri tifosi è stato stupendo visto che da tanto mancava il loro supporto allo stadio”.
La partita prosegue, Cacace non sbaglia un intervento, pensa al Sorrento e al figlio che lo aspetta a casa. Arriva anche il due a zero firmato da Gargiulo. La vittoria è blindata: “Devo ringraziare tutta la squadra, l’allenatore e la società che mi hanno permesso di vivere questa giornata”. Una domenica speciale per Davide e la sua famiglia, nel segno del Sorrento e del piccolo Nathan.
A cura di Fabrizio Caianiello