A Cagliari si stanno vivendo dei momenti davvero duri. Nemmeno una settimana fa i rossoblù hanno dovuto fare i conti con un'amarissima retrocessione, che costringerà i sardi a ripartire dalla Serie B. Sei anni dopo il Cagliari deve fare i conti con la cadetteria, che non vedrà protagonista un giocatore estremamente legato ai rossoblù: Radja Nainggolan, infatti, non ha intenzione di ritornare in Sardegna.
Tornato in Belgio poco meno di un anno fa per vestire la maglia dell'Anversa, l'ex numero 4 cagliaritano non vorrebbe indossare nuovamente la maglia del Cagliari. E il problema non sarebbe nè il club in sè nè la discesa in Serie B.
Cagliari, Nainggolan: "Io volevo restare lì l'anno scorso e non mi è stato concesso"
Intervenuto nella trasmissione "Il Cagliari in diretta", in onda su Radiolina e Videolina, l'ex centrocampista del Cagliari, Radja Nainggolan ha voluto sottolineare come l'amore per la squadra e per la città non manca. Quello è sempre rimasto immutato. Ciò che è cambiato è il suo rapporto con l'attuale società. Il belga sarebbe rimasto volentieri in Sardegna. Tuttavia, lo scenario gli è stato negato proprio dall'attuale dirigenza, che non ha voluto riscattarlo dall'Inter. Queste sono le sue parole:
"Io ritornerei anche a piedi e il cuore mi suggerisce di ritornare. La Serie B non sarebbe un problema, ma io volevo rimaenere a Cagliari la scorsa estate: questo scenario non mi è stato concesso. E allora, ritornando adesso, magari farei contento chi tiene a me, ma mancherei di rispetto a me stesso"
Cagliari, Nainggolan: "Non ho più sentito Giulini dopo l'addio"
Radja Nainggolan si è poi soffermato sul motivo per cui non tornerebbe al Cagliari. Il problema sarebbe da individuare nel presidente del club rossoblù, Tommaso Giulini, con cui, attualmente non ci sono più rapporti. Ma oggi il passato non conta. Conta il presente e il futuro da trascorrere nell'ambizioso Anversa:
"Io ho sempre supportato la squadra; ho sentito Cossu, ho avuto modo di parlare con il direttore Capozucca. Ma Giulini non l'ho più sentito. Cagliari mi ha trasmesso tanto. Ma, ad Anversa, ora mi sento bene; è stata la mia città per sedici anni. Abbiamo centrato la qualificazione in Conference e c'è un presidente che ha una bella programmazione"