"Qui si sta da Dio...". Lisbona è romantica, tiepida. Elegante. Se provate a sfogliare un quotidiano sportivo in un bar diventa impossibile non riconoscerlo in prima pagina. Da queste parti si parla tanto, tantissimo di lui. "Dai, non sono cambiato molto", Ezequiel Schelotto sorride e si gode il suo momento magico. Sì, quello Schelotto, decollato all'Atalanta fino all'Inter. Oggi, idolo e intoccabile allo Sporting. Non credetegli: è cambiato, eccome. Fisicamente no, ma la testa è un'altra.
I vicoli di Lisbona sono diventati casa sua. "Allo Sporting ho trovato il paradiso - racconta Schelotto a GianlucaDiMarzio.com -. Gioco sempre, sento la fiducia di tutti e adesso ho un nuovo ruolo: non più esterno ma terzino destro, una vita completamente diversa". Al Galgo - il levriero, soprannome che si porta dietro da anni - è bastato incontrare l'uomo giusto per svoltare: "Devo tutto a Jorge Jesus, il mio allenatore qui allo Sporting. Mi chiamava tutti i giorni pur di prendermi, mi ha voluto fortemente, mi ha caricato: 'Qui fai il terzino, impari la fase difensiva e ti togli tutte le soddisfazioni del mondo'. Ha avuto ragione lui, lo ringrazierò sempre".
Ebbene sì, Ezequiel adesso è un altro. E pensare che lo Sporting due anni fa, appena acquistato, gli ha inserito una clausola rescissoria nel contratto non da pochi spiccioli, qualcuno in Italia non ci credeva: "Quarantacinque milioni di euro, tutto vero. E so bene che quella clausola ha sorpreso tutti... ma qui in Portogallo è un'abitudine, proteggono così i giocatori. Non mi è mai pesata, anzi". E giù un sorriso.
Schelotto è leggero, convinto, guarda oltre. Arriva addirittura a giocarsi una convocazione con l'Argentina. Proprio così, per giorni e giorni sulle prime pagine dei quotidiani portoghesi aspettando che squilli il telefono: "Sarebbe un vero orgoglio, lo confesso. So che il ct Bauza sta pensandoci, questo è già un enorme onore". All'improvviso, accanto ai migliori del mondo: "Magari mi ritrovo a giocare con Leo Messi, il numero uno... un sogno, davvero. Ma sarebbe anche una rivincita per me". Ezequiel si toglie un sassolino, in Italia è andato via in punta di piedi e non dimentica: "Molti non guardano le partite, leggono solo i giornali: capirebbero perché Schelotto oggi è accostato all'Argentina".
Allo Sporting Clube è diventato grande un portoghese purosangue che 45 milioni di euro li è costati davvero, proprio all'Inter dove Schelotto è passato anni fa. Joao Mario è stato il protagonista dell'ultima estate: "Una trattativa infinita tra Inter e Sporting - ricorda Schelotto -, la ricordo vissuta da qui, cambiavano idea tutti i giorni! Joao Mario è un fenomeno. Fortissimo, tra doti tecniche impressionanti e una personalità fuori dal comune. Ricordo quel mese infernale, in ritiro mi chiedeva dell'Inter. Gli ho detto: 'Vai e vedrai che fai la miglior scelta possibile, l'Inter è il massimo'. Alla fine ce l'ha fatta, i tifosi nerazzurri potranno godersi un giocatore fantastico, dategli tempo". Parola di Schelotto, il nuovo idolo di Lisbona. "Corri per noi", gli cantano i tifosi. Il Galgo non ha alcuna intenzione di fermarsi.