Un’operazione lunga, conclusasi con il passaggio di mano agli investitori Radrizzani e Manfredi e il conseguente salvataggio in extremis dal fallimento del club. Ma la cessione della Sampdoria ha visto ora aggiungersi un nuovo capitolo. L’ex proprietario Massimo Ferrero - come riportato dall’emittente genovese Primocanale - ha infatti depositato un ricorso d'urgenza al Tribunale delle Imprese di Genova chiedendo di stoppare futuri aumenti di capitale.
Un ricorso d'urgenza, in base all'articolo 700 del codice di procedura civile, che vista la natura sarà quindi valutato in tempi brevi: tra dieci giorni infatti (il prossimo 25 luglio) verrà esaminato il ricorso fatto dall’ex patron, mossa che - filtra dalla società - viene considerata una manovra di disturbo da parte di Ferrero tesa a bloccare future iniezioni di capitale e quindi a creare turbative in relazione all'omologa del piano di ristrutturazione dei debiti da parte del Tribunale di Genova prevista per settembre.
COSA RISCHIA LA SAMPDORIA
Mese nel quale è previsto anche il closing per il passaggio di proprietà del club da Ferrero a Radrizzani e Manfredi, passaggio vincolato all’omologa del piano di ristrutturazione.
Difficile ad oggi capire i rischi che corre il club, che grazie al lavoro incessante di Radrizzani e Manfredi era riuscito ad evitare - in occasione dell'assemblea degli azionisti dello scorso 13 giugno - il fallimento a seguito dell’aumento di capitale fatto dai due imprenditori, diventati azionisti acquistando dell’ quote da un piccolo azionista.
Ora la nuova mossa di Ferrero, ancora proprietario di una quota di minoranza. Un ricorso d’urgenza, con la richiesta di impedire futuri aumenti di capitali che, con in ballo l'accordo di ristrutturazione con i creditori che il tribunale di Genova dovrà omologare, potrebbe creare complicazioni.