La stagione 2022/2023 sarà in ogni caso storica per la Salernitana: mai, fino ad ora, il club granata aveva militato per due stagioni di fila in Serie A. Ne è passata di acqua sotto i ponti dallo scorso 22 maggio quando l'Arechi esplose di gioia per una salvezza insperata. Si è consumata la separazione con il direttore sportivo Walter Sabatini ed arrivato al suo posto Morgan De Sanctis. Il presidente Danilo Iervolino vuole regalare e regalarsi un altro record: la terza stagione consecutiva in massima Serie. Magari soffrendo di meno della scorsa stagione: una missione tutt'altro che impossibile tenendo conto del miracolo sportivo realizzato nella scorsa stagione.
Salernitana, la stagione 2021/2022 in Serie A
Dopo la promozione in Serie A la Salernitana partì col fiato sospeso in attesa della cessione della società con il rischio di ritrovarsi esclusa alla fine dell'anno solare per via della normativa relativa alle multiproprietà. La cessione dalle mani di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma a Danilo Iervolino scongiurò il peggio, ma la squadra pagò dazio per il ritardo con cui era stata costruita. Fabrizio Castori fu sollevato dall'incarico il 17 ottobre 2021 facendo posto a Stefano Colantuono. Non bastò, però, a issare la Salernitana dall'ultimo posto in classifica, occupato costantemente addirittura fino al 20 aprile scorso. Nel frattempo si era consumato un altro avvicendamento in panchina: il 15 febbraio 2022 il neo-diesse Sabatini aveva chiamato Davide Nicola. L'uomo delle missioni impossibili. Puuntualmente compiute.
L'allenatore: Davide Nicola
Davide Nicola ha centrato con la Salernitana la quarta salvezza nelle ultime sei stagioni in Serie A. Il 49ennea allenatore di Luserna San Giovanni ha firmato un altro capolavoro dopo aver evitato la Serie B al Crotone nella stagione 2016/2017 sorpassando all’ultima giornata l’Empoli; al Genoa in quella 2019/2020 e il Torino in quella 2020/2021 dopo è arrivata la gioia col Torino. Naturale conseguenza la conferma sulla panchina del cavalluccio marino per dimostrare di poter fare la differenza non solo da subentrante ma anche avendo la possibilità di lavorare con un gruppo sin dal ritiro estivo.
Le stelle: Antonio Candreva e Franck Ribery
La Salernitana ha operato una vera e propria ristrutturazione nel corso del mercato estivo. Il colpo che ha infiammato la piazza è stato piazzato nell'imminenza dell'inizio del campionato: Antonio Candreva dalla Sampdoria: 432 partite, 72 gol e 89 assist in Serie A; 57 presenze e 7 gol con la maglia dell'Italia. Esperienza da vendere al servizio della causa. Non ha bisogno di presentazioni pure Franck Ribery, che si è innamorato di Salerno e dei tifosi della Salernitana restando in Campania.
Le novità del calciomercato
Matteo Lovato dall'Atalanta, il ritorno di Federico Bonazzoli a titolo definitivo, ma anche Damagoj Bradaric dal Lille: De Sanctis ha ridisegnato la Salernitana inserendo in organico prospetti interessanti e giovani di esperienza. Tra i confermati anche Emil Bohinen. Curiosità per vedere all'opera l'attaccante Diego Valencia, arrivato dal Cile. Dalla Spagna ecco Tonny Vilhena. Dalla Francia sono invece approdati a Salerno i difensori Dylan Bronn e Junior Sambia. Cooperazione con l'Inter che ha girato in granata Lorenzo Pirola (non sarà disponibile per 3 mesi). Curiosità per il centravanti Erik Botheim arrivato dal Krasnodar. Riscattato dal Parma il portiere Luigi Sepe così come dal Venezia Pasquale Mazzocchi, dal Genoa Pawel Jaroszynski e dalla Juventus Grigoris Kastanos.
Arrivi ma anche partenze: Ederson all'Atalanta e Milan Djuric al Verona (dopo essersi svincolato). Arrivederci anche a Diego Perotti e capitan Francesco Di Tacchio, passato alla Ternana.
Come gioca la Salernitana, il modulo: 3-5-2
Davide Nicola ha nel 3-5-2 il suo modulo di riferimento. La formazione tipo? Allo stato attuale, al netto di indisponibilità, acciacchi e sviluppi di mercato (Lovato, Bohinen, Bradaric e Bonazzoli): Sepe tra i pali; Bronn, Gyomber e Fazio in difesa; Candreva, Vilhena, Lassana Coulibaly, Kastanos e Mazzocchi a centrocampo; Ribery e Botheim in attacco.
Di Marco Festa