Che si preannunciasse un’estate di carte bollente era nell’aria. Adesso però è arrivata anche l’ufficialità, con il comunicato apparso sul sito del CONI: Siena, Foggia, Reggina e Perugia faranno valere le proprie ragioni al Collegio di Garanzia. La notizia era prevedibile, viste le polemiche delle settimane passate.
I comunicati simili di Foggia e Perugia
La partita al Rigamonti-Ceppi non si è ancora conclusa, almeno sulla carta. Il Foggia, conosciuta la decisione del Collegio di Garanzia del CONI, tramite un passaggio della sua nota ufficiale ha rimarcato in maniera netta il suo pensiero: “Per l’effetto, di annullare e/o riformare la decisione impugnata e di disporre l’immediato ed incondizionato diniego alla società Calcio Lecco 1912 s.r.l. della Licenza Nazionale, con esclusione della stessa dal Campionato di Serie B per la stagione sportiva 2023/2024”. Anche il Perugia, possibile ripescata, è sulla stessa lunghezza d’onda dei pugliesi: “La ricorrente, AC Perugia Calcio, chiede al Collegio di Garanzia, in accoglimento del ricorso, di annullare gli atti indicati in epigrafe e nel corpo dell’atto e, comunque, di accertare la mancanza, in capo al Calcio Lecco 1912 s.r.l., entro il termine perentorio del 20 giugno 2023, del requisito dei criteri infrastrutturali previsto dal Comunicato Ufficiale n. 66/A del 9 novembre 2022 ai fini della dell’iscrizione al prossimo Campionato di Serie B 2023/2024.”
Le non iscrizioni di Siena e Reggina e i rispettivi comunicati
Per il Siena invece la paura è il possibile terzo fallimento in nove anni. La società bianconera lo vuole evitare in tutti i modi, facendosi valere tramite una presa di posizione forte. Come si evince da un passaggio del suo comunicato ufficiale, “La Società ricorrente, Associazione Calcio Robur Siena 1904 S.p.A., chiede al Collegio di Garanzia – Sezione sulle controversie in tema di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche, in accoglimento del presente ricorso, di annullare e/o riformare i provvedimenti in questa sede impugnati”.
Anche la Reggina teme per il suo futuro, con la squadra di Inzaghi che rischia di perdere la sua categoria di appartenenza. “Società Reggina 1914 S.r.l., si legge, chiede al Collegio di Garanzia di annullare e/o riformare gli atti e provvedimenti indicati in epigrafe”. La richiesta è chiara: “Il riconoscimento del titolo/diritto della Società Reggina 1914 S.r.l. al rilascio della Licenza Nazionale ed all’ammissione al Campionato di Serie B 2023-2024”. La palla ora passa alla giustizia sportiva.