Alvarez: “Un sogno giocare con l’Inter. Icardi? Mi dispiace sia andato via”
L’ex centrocampista di Inter e Sampdoria si racconta a Casa Di Marzio
Un passato fra Inter e Sampdoria, un presente in Argentina al Velez. Ricky Alvarez è tornato a casa: "Questo è il club dove sono cresciuto – ha raccontato in diretta Instagram durante l'appuntamento con Casa Di Marzio -. Ci sono tanti giocatori che hanno sono stati in A, come Gago e Centurion. Anche qui siamo chiusi in casa, ma siamo stati fortunati che l'emergenza è arrivata dopo e quindi ci siamo preparati bene". Soprannominato Maravilla, come un famoso cantante argentino: "Un giornalista dopo i primi gol mi chiamò così e l'appellativo è rimasto". Ricky è compagno di Thiago Almada, giovane trequeartista classe 2001, che sta facendo molto bene: "Lo conosco da due mesi, mi ha sorpreso tanto. E' un giocatore fortissimo, che ha tanta personalità. Abbiamo giocato la Coppa Sudamericana e lui ha calciato un rigore decisivo al '90. A 18 anni l'ha tirato con una tranquillità assoluta. Si dice che l'Inter lo stia osservando, speriamo possa andare in nerazzurro".
L'arrivo in Italia e l'esordio al Mondiale: Ricky Alvarez si racconta
Ricky Alvarez ha vissuto tre anni in nerazzurro, fra gol e tanti assist: "E' stato un sogno giocare con l'Inter. Una delle esperienze più importanti della mia carriera. Sono arrivato che la squadra aveva da poco vinto il Triplete. Purtroppo il momento non era dei migliori, ma rimane un top club in Europa". Nei primi mesi in Italia, il paragone con Kakà si sentiva spesso: "Di lui ho solo il nome. E' un giocatore pazzesco, non sono come lui". Il primo gol in Serie A segnato dal centrocampista argentino è stato contro il Lecce: "Avevano una squadra forte. C'erano Cuadrado, Muriel e tanti altri. Ero con i crampi perché mancava poco alla fine. Su cross di Nagatomo riesco a segnare. Anche del primo gol in Champions ho un ricordo speciale. Ho vissuto tanti bei momenti in nerazzurro".
All'Inter, dal 2011 al 2014, sono tanti tanti gli allenatori che si sono succeduti: "Stramaccioni è un grande, con lui mi sono trovato benissimo. Mazzarri aveva tanta fiducia in me. Abbiamo avuto ancheGasperini, ma non è stato molto fortunato in quell'esperienza". Dal passato al presente, Ricky Alvarez ha avuto come compagno Icardi: "Lui è un ragazzo umile e un vero professionista. All'Inter ha fatto molto bene. Mi dispiace sia dovuto andare via perché ci tiene tanto alla squadra e voleva rimanere. Non so come finirà e se tornerà. Al PSG e ha segnato tanti gol. Non si possono avere dubbi su di lui, è molto forte".
Lasciata l'Italia, Alvarez è volato in Premier League al Sunderland: "Era un'esperienza che volevo vivere. Quello inglese è il campionato più importante al mondo". Era il 2014, l'anno in cui il centrocampista si è guadagnato la convocazione al Mondiale: "Siamo arrivati secondi, è stata la miglior esperienza della mia carriera. Un sogno aver esordito. Nella terza partita del girone eravamo già qualificati e serviva capire chi sarebbe attivato primo. Il preparatore mi disse che Messi probabilmente non avrebbe giocato e quindi mi sono riscaldato bene. Alla fine è sceso in campo e ha fatto doppietta. Mancava mezz'ora e Sabella mi ha fatto esordire al Mondiale. Un sogno".
Ora Ricky Alvarez è tornato nella sua Argentina. Si vive il presente, con un occhio al futuro: "Mi sono trovato molto bene in Italia. E' un paese meraviglioso. Tornerei, ma non come calciatore. Mi prenderò del tempo per prepararmi bene e decidere cosa fare una volta finita la carriera. Speriamo che questo momento passi in fretta per tornare alla normalità".