Tra i due migliori attacchi della B (all'alba della diciottesima giornata, prima del tris del Pisa) finisce senza reti. Radiografia di Reggina-Bari. Nello 0-0 del Granillo ci sono tanto equilibrio, un Var protagonista, distanze che non cambiano in classifica e due tifoserie che rinnovano un'antica amicizia.
I numeri della vigilia - 29 gol a testa per Reggina e Bari, con i calabresi cooperativa del gol a quota 12 marcatori con il Frosinone - sono smentiti dal campo.
Non bastano 103 minuti, recuperi inclusi, per festeggiare una rete. Il risultato però rischia di ingannare perché la partita è stata degna della sfida tra seconda e terza forza del campionato, classifica alla mano. Il Bari si conferma squadra che pareggia di più in questo campionato, 9 volte su 18. " Conosco il valore di questo torneo e vincere una gara è ogni volta è una piccola impresa. - spiegherà Mignani al fischio finale - abbiamo pareggiato contro un'ottima squadra". Filosofica la lettura di Pippo Inzaghi: "Capita anche al migliore attacco di non brillare ma é stato bravo anche il loro portiere Caprile - manteniamo tre punti di vantaggio e se torno con la mente al 20 luglio pensare oggi di stare qui va dato atto ai ragazzi e al presidente di aver fatto qualcosa di straordinario". Pensiero speciale per l'allenatore della Reggina in giorni tristi per il calcio italiano: "Mihajlovic è stato un uomo stroaridnario, oggi è venuto a mancare anche Mario Sconcerti e parlare di calcio mi viene difficile.Sinisa ci avrebbe detto di andare avanti e così faremo".
I protagonisti in campo sono stati tre: le due squadre e...la tecnologia. Già, perché c'è il Var sulle due sliding doors della partita. La prima si apre al minuto 9 del primo tempo. Corner per la Reggina, rinvio di Botta e Majer - ultimo uomo - esita e colpisce di testa. Dorval in pressione recupera, si presenta davanti a Colombi e lo batte con un destro chirurgico L'esultaznza per il primo gol tra i professionisti del terzino classe 2001 è però strozzata dal Var. Pairetto richiama al monitor Fabbri, che dopo una revisione annulla per tocco di braccio. Tra le proteste. Le stesse della Reggina al 18' del secondo tempo: Gori entra con il pallone al piede in area e va giù nel contatto con Mallamo. Fabbri indica il dischetto senza dubbi, alimentati però da Pairetto. Che lo richiama al monitor, dove l'arbitro vede un braccio largo di Gori prima dell'impatto con l'avversario e annulla la sua decisione. In entrambi i casi saranno proteste sul campo. Pari e patta anche in questo.
Ma Reggina-Bari ha avuto il via ben prima del fischio d'inizio delle 20.30, con il gemellaggio tra le tifoserie ribadito in piazza della Pace, a pochi metri dallo stadio, e lo spettacolo assicurato dai quasi 16mila sugli spalti (oltre 1000 dalla Puglia). Con tanto di saluti tra una rappresentanza delle due tifoserie in campo nell'intervallo. Avrebbero meritato di vincere entrambe, hanno finito tra gli applausi per i loro giocatori. In attesa del turno di campionato di Santo Stefano, sotto l'albero Reggina e Bari trovano i piani altissimi della classifica di Serie B. Immaginarlo in estate sarebbe stato difficile, oggi è realtà.