Carletto, buona la prima. Nonostante un precampionato privo della maggior parte delle sue stelle e segnato dalle indisponibilità, la seconda era Ancelotti al Real Madrid è iniziata col piede giusto: 4-1 all’Alavés all’esordio in Liga. Una partita che “lascia sensazioni positive”, come ha riconosciuto l’allenatore nel post.
Obiettivo: spettacolo
La partita si mette in moto nel secondo tempo dopo una prima parte “più complicata” per Ancelotti (si vede anche dall’altezza del sopracciglio, ben in vista già dai primi minuti). Segna subito Benzema su un favoloso assist di tacco di Hazard, poi Nacho, di nuovo Karim e infine Vinicius. Guasta la festa soltanto il rigore di Joselu, arrivato dopo un’amnesia di Militão.
Le gambe sono ancora imballate, la squadra deve ancora amalgamarsi, ma il Real si vuole avvicinare da subito al grande obiettivo della seconda tappa di Ancelotti: sfruttare tutto il potenziale offensivo della rosa. Nella sua ultima stagione di Liga, infatti, i blancos segnarono la bellezza di 118 gol (48 erano di CR7…), mentre nella scorsa il Madrid di Zidane si era fermato a 67.
E per un chiaro obiettivo, Carletto ha anche una chiara strategia. Ieri, infatti, ha impiegato tutti gli otto giocatori offensivi che si era portato con sé: dall’imprescindibile Benzema a Bale (addirittura titolare) e Isco, i due che spera di rivitalizzare dopo qualche annata opaca. Il compito sembra più difficile per il gallese, che non gode più di una gran relazione con i tifosi, ma può essere anche quello con maggior ritorno, visto che proprio con Carletto ha giocato alcune delle migliori stagioni in blanco (16 gol e 12 assist nell’ultima con l’italiano alla guida).
Hazard è la chiave
E se l’idea è di far divertire, per il Real Madrid sarà fondamentale ritrovare il miglior Hazard, mai davvero avvistato in Spagna per colpa degli infortuni. Nel grande movimento sulla trequarti, ieri, il belga è stato fra i migliori, dispensando colpi di tacco come se non fossero nulla di speciale. Ma è dopo la partita che è arrivata la notizia migliore: “L’infortunio alla caviglia ormai è il passato, è fuori dai miei pensieri”, ha detto Eden con una nuova luce negli occhi. Una premessa fondamentale per questa stagione, quella in cui al Bernabéu torneranno i tifosi fra i più pretenziosi di Spagna. Anche per questo Carletto ha bisogno dello spettacolo.