Sono passati 21 anni dall'ultima volta della Reggiana in Serie B. 21 lunghe stagioni, prima della vittoria nella finale dei playoff di Serie C contro il Bari che ha regalato la promozione alla formazione allenata da Massimiliano Alvini e guidata dal presidente Luca Quintavalli.
Proprio lui, che prelevò la società nell'estate 2018 dando vita alla Reggio Audace Football Club, nata sulle ceneri dell'AC Reggiana 1919, il cui nome era stato cancellato in seguito al fallimento della proprietà precedente. Una denominazione che però tornerà dalla prossima stagione, come lo stesso Quintavalli ha svelato in esclusiva ai microfoni di Gianlucadimarzio.com: "A brevissimo ufficializzeremo il nome AC Reggiana 1919 che ci è stato confermato poco fa. Archivieremo il nome Reggio Audace, che comunque ci ha portato tanta fortuna".
Il numero uno granata ha fatto però prima un passo indietro, rivivendo la notte che ha permesso alla Reggiana di tornare in Serie B: "Difficile trasmettere le emozioni che ho vissuto. E' andato tutto bene, dal risultato calcistico a una città che ci ha supportato in tutto e per tutto e questo ha avuto compimento nella partita di ieri sera. E' qualcosa di più grande del risultato sportivo, è qualcosa che la città intera si merita". Un risultato frutto di una squadra che ci ha sempre creduto: "Sono andato nello spogliatoio della partita contro il Novara. Ho visto in questi ragazzi la sensazione di non poter che vincere la finale, ho visto la consapevolezza che il grosso del lavoro era già stato fatto. Ci siamo allenati due volte al giorno sotto 40 gradi, non abbiamo mai perso la convinzione di farcela".
Quintavalli ha concesso però l'onore delle armi al Bari, sconfitto nella finalissima playoff. Una società che, secondo il suo giudizio, troverà presto la Serie B: "Credo che esistano poche piazze come Bari. Reggio Emilia non ha nulla da invidiare e credo che fosse la finale ideale, Alvini la sognava e l'ha sempre detto. Sfidare le grandi ti permette di crescere. E' un peccato esserci scontrati, perchè due città con questa storia meritano entrambe la Serie B. Ma presto la raggiungeranno perchè sono una grande società. Ho fatto i complimenti a De Laurentiis prima della gara".
Gli eroi della nuova Reggiana sono Augustus Kargbo, autore del gol promozione, e Alessandro Spanò, passato in poche ore dalla finale playoff alla laurea: "L'ambizione della società è quella di tenere Kargbo anche l'anno prossimo. Il nostro DS Tosi lo ha sempre individuato come il possibile uomo decisivo nei playoff e ha avuto ragione. E' diventato parte della nostra famiglia, al primo allenamento ha chiesto le scarpe al nostro capitano perchè le aveva perse in aeroporto. E' stato subito integrato nel gruppo ed è un ragazzo che si è fatto voler bene da una città intera. Spanò ha creduto nella società quando eravamo in Serie D e aveva richieste dalla Serie B. Nonostante ogni tipo di difficoltà societaria, ha sempre creduto in noi. E' l'elemento che unisce la società e la squadra e i calciatori lo seguono".
Ma adesso è tempo di pensare al futuro. Come sarà la Serie B della Reggiana? Quintavalli risponde così: "Passati questi 3-4 giorni di delirio, mi siederò intorno a un tavolo con l'allenatore e il direttore. Non voglio costruire illusioni, abbiamo una città che ci vuole bene e un gruppo di lavoro straordinario. Consolidiamo quello che abbiamo, godiamocelo e facciamo un passo alla volta. Doppio salto in Serie A come il Parma? Non ci pensiamo, le avventure più belle sono quelle che si costruiscono un passo alla volta. Prima di pensare al resto, cerchiamo di capire come sarà la Serie B. Un acquisto? Per come vedo i ragazzi così affiatati, vi direi i nomi di tutti i 24 che ho in rosa".