La stagione di Paul Pogba è stata a dir poco complicata. Solamente 610 minuti in campo, 8 partite, 0 gol e 2 assist. Poi un infortunio alla caviglia, prima, e al piede, in seguito, che lo hanno frenato da metà settembre in avanti. Insomma, il francese visto alla Juventus era decisamente un'altra storia. Il centrocampista dello United, ai microfoni del sito ufficiale, è tornato a parlare proprio del suo approdo a Torino. Decisivo, paradossalmente, fu Sir Alex Ferguson.
"Questione di contratto? Fu piuttosto una mancanza di fiducia di Ferguson - ha spiegato il classe 1993, che poi ricorda una partita in particolare - il match contro il Blackburn fu la goccia che fece traboccare il vaso. Mancavano tutti i centrocampisti, giocarono Park e Rafael in mezzo al campo e io invece non entrai. Perdemmo. Ferguson mi fece riscaldare, pensavo che sarei entrato, mi spezzò il cuore". Lì la convinzione di dover cambiare aria per poter crescere: "Dissi ad Evra che sarei andato via, ma fu difficile. Così andai alla Juventus, senza la garanzia di essere titolare. Volevo dimostrare di essere pronto per giocare in prima squadra".
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Da lì l'inizio di una storia che tutti conosciamo. 178 partite, 34 gol e 40 assist. Scudetti e una Champions soltanto sfiorata. Poi un trasferimento record per tornare - da campione affermato - al Manchester United.