Il Pisa non riesce a qualificarsi per i playoff. Nel finale thriller dato dall'ultima giornata di Serie B, con sei squadre che erano in lotta per la conquista delle ultime due posizioni valide per l'accesso agli spareggi promozione, ha visto la squadra di Luca D'Angelo perdere, in casa, contro una Spal già retrocessa. Un finale di campionato amaro, considerando che al Pisa, in virtù dei pareggi di Venezia e Palermo, sarebbero serviti i tre punti per conquistare i playoff (qui il tabellone completo). Inutile il gol nel secondo tempo di Matteo Tramoni: all'Arena Garibaldi a vincere sono gli estensi, grazie ai gol di Celia e Moncini su rigore.
Oltre a non qualificarsi per i playoff, la classifica finale vede i nerazzurri terminare nella parte destra della classifica: undicesimo posto. Una posizione figlia di un girone di ritorno nel quale gli uomini di D'Angelo conquistare solamente 18 punti in 18 partite, dopo la grande rimonta del girone di andata. Contestazione al fischio finale da parte del tifo di casa che ha salutato la squadra intonando il coro: "Meritiamo di più".
Pisa-Spal, le parole dei protagonisti
Al termine della partita, Luca D'Angelo ha commentato così la situazione: "In un mese e mezzo abbiamo rovinato tutto ciò di buono fatto nei primi sei mesi. La colpa è solo nostra: la società ci ha permesso di lavorare al meglio e i tifosi ci sono stati vicino. Siamo noi che dobbiamo sentirci i fautori del finale non bello. La squadra ha giocato con tantissima tensione, poca lucidità. Non è l'impegno che manca secondo me. Anche oggi siamo partiti, ma alla prima situazione avversa, cioè la traversa della SPAL, la squadra ha perso sicurezza. Dal punto di vista mentale siamo stati debolissimi nell'ultimo periodo. Non credo sia stata questione tecnico-tattica. I giocatori hanno dato ciò che avevano. Capisco la delusione dei tifosi, ma non è stato l'impegno a mancare. Eravamo troppo tesi. Abbiamo sbagliato anche le cose semplici. L'unica cosa che posso dire ai tifosi ora è "scusa"".
Quindi, l'allenatore dei nerazzurri ha parlato del futuro: "Non abbiamo parlato di futuro. I pensieri erano soltanto riguardo la partita di oggi. Il Pisa ha una proprietà importantissima, non solo da un punto di vista economico, ma anche da un lato professionale-umano. Il futuro sarà quindi migliore rispetto a stasera. Su cosa farò l'anno prossimo non lo so: mi rimetterò alla volontà della società. Devo solo ringraziare la proprietà del Pisa".
Prima di D'Angelo, il primo a presentarsi in conferenza stampa al termine dla partita è stato Massimo Oddo, che ha commentato l'ultima stagionale della SPAL, prima squadra retrocessa negli ultimi sei anni a vincere l'ultima partita di campionato: "Abbiamo fatto una pessima annata, era nostro obligo mettere tutto l'impegno possibile. In settimana ho chiesto svariate volte ai ragazzi di alzare la mano a chi non se la fosse sentita. Per rispetto di società, tifosi, maglia. Nessuno la ha alzata, quindi ho fatto le scelte normalmente, senza condizionamenti.
Chiude quindi in bellezza la SPAL: "La nostra reazione è stata positiva, la testa comanda tutto, quando sei meno condizionato è più facile. La squadra ha fatto probabilmente una delle migliori partite". Quindi, sul futuro: "In questo momento non so cosa farò. Mi piacerebbe avere la possibilità di allenare dall'inizio".