Gli azzurri si preparano ad approdare a Wembley. Sabato 26 Italia e Austria si daranno battaglia sul campo più leggendario d'Inghilterra.
PAZZINI: "ERO TROPPO GIOVANE, NON ME LA SONO NEANCHE GODUTA"
Un campo che Giampaolo Pazzini conosce benissimo: il gol inaugurale del nuovo Wembley è suo, dopo soli 28 secondi. Quel giorno il Pazzo lo chiuderà con una storica tripetta e l'applauso di tutto lo stadio: "Non me l’ero neanche goduta davvero: troppo giovane, mi sono reso conto bene solo rivedendo le immagini in tv", ha detto l'ex attaccante in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.
Era il 24 marzo 2007, Inghilterra-Italia Under 21. La prima partita nel nuovo Wembley ricostruito: "Il pallone? È in una teca insieme alle scarpe. Me li aveva chiesti il museo di Wembley, risposi no per gelosia delle mie cose. Forse oggi direi di sì".
Erano passati pochi secondi dal calcio d'inizio: Pazzini porta palla da centrocampo al limite dell'area: una finta e poi il tiro scaricato con potenza all'angolino basso: "Immobile un gol così potrebbe farlo". Ma un vero Pazzini, oggi, non c'è: "Io ero più da area, ma oggi le vere punte centrali non ci sono più".
In campo assieme a lui, quel giorno, c'era Giorgio Chiellini, capitano oggi come allora nell'Under 21: all'uscita dal campo, la fascia passò al braccio proprio del Pazzo: "Giorgio è un animale. Ha ancora una voglia, una cattiveria e una forza mentale che fanno la differenza. È l'anima di questa squadra".
Una squadra unita che vuole sognare in grande: "È un lavoro che parte da lontano. In queste competizioni brevi, il gruppo fa la differenza".
L'INTERVISTA INTEGRALE SULLA GAZZETTA DELLO SPORT DI OGGI