L'ex CT dell'Italia Under 21, Paolo Nicolato, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport in cui fa un punto della sua esperienza in Federazione e dei motivi che hanno portato all'addio dopo gli Europei di questa estate.
Nicolato comincia parlando di "anni pieni di soddisfazioni": "Io credo che tutto abbia un inizio e una fine". E se "la sconfitta è parte dello sport", l'ex CT sente ancora il "rammarico per l'ultima partita", quella contro la Norvegia che ha portato all'eliminazione ai gironi, "persa meritatamente".
L'intervista di Paolo Nicolato su Spalletti, Mancini e nazionale
Il nuovo ciclo degli azzurrini è stato affidato a Carmine Nunziata, ex CT dell'Under 20, che ha cominciato il percorso di qualificazione ai prossimi Europei con uno 0-0 in Lettonia. Prosegue Nicolato: "Mi è dispiaciuto perché ho amato profondamente quell'incarico, ma per entrambi era giusto affrontare esperienze diverse". A proposito dell'addio di Mancini (al Corriere della Sera Nicolato aveva parlato di "idee non del tutto simili"), parla di "stupore e disorientamento. Chiaramente c'era da parte della Federazione la volontà di proseguire con lui. Temi e modalità non mi riguardano".
Nicolato si rifiuta di commentare la scelta di Mancini di allenare la nazionale saudita: "Non mi piace dare giudizi su ciò che conosco, figuriamoci su ciò che non conosco". E sul successore, Spalletti: "L'uomo giusto perché ha idee moderne. Ma non credo che nella nazionale il problema primario sia l'allenatore; i miracoli non li fa nessuno e la nazionale è il prodotto di un sistema che coinvolge tutti".
L'intervista completa sull'edizione odierna di Tuttosport