Nel Palermo secondo in classifica a quota 16 punti la vetrina se la prendono i difensori. Contro il Sudtirol al Renzo Barbera, l’hanno decisa infatti due dei quattro giocatori davanti al portiere Pigliacelli. La rete del pareggio segnata da Ceccaroni, quella della vittoria realizzata da Giuseppe Aurelio, al minuto 90. Per l’ex Pontedera si tratta della seconda firma con la maglia rosanero, il secondo timbro realizzato al Renzo Barbera (il primo lo segnò lo scorso anno, contro il Modena).
La vittoria della difesa…col vizio del gol
Dieci marcatori diversi di cui tre difensori. Se non segnano gli attaccanti il Palermo può contare su una risorsa in più: la difesa. La terza migliore di tutto il campionato con soli 4 gol subiti ma con un vizio che fa piacere a Corini, quello del gol. Un reparto che è stato protagonista contro il Sudtirol, squadra ostica e ben allenata da Bisoli. Non è stato facile, così come non lo era stato lo scorso anno, quando al Barbera terminò 0-1 con gol di Odogwu su papera di Pigliacelli. Questa volta i rosanero hanno trovato la forza, o meglio la mentalità, per portarla a casa.
Il gol decisivo, come detto, quello di Aurelio. Un terzino a cui piace anche segnare. Quest’anno è il primo gol in campionato, il secondo in totale con la maglia del Palermo. Lui che lo scorso anno ne aveva realizzati ben 4 in Serie C con il Pontedera e che arrivò al Palermo nel mercato di gennaio, sul gong. Una scommessa del direttore sportivo Leandro Rinaudo, una scommessa vinta. Il suo colpo di testa si è infilato sotto l’incrocio dei pali, a battere Poluzzi. Il resto è storia con l’esultanza sotto la curva nord e la panchina che corre ad abbracciarlo. Lui, senza maglia (prenderà il cartellino giallo) ad esprimere gioia pura. "Appena arrivo a casa la prima cosa che farò è riguardare questo gol" - ha detto in sala stampa. "Se è da trenta e lode? No, da tre punti".
Corini: "Gol della difesa? Bello che tutti siano coinvolti"
Che quella del Palermo sia stata una vittoria pesante lo si è capito anche dall’esultanza di Corini. Mai così tanta energia, tutta condivisa qualche metro più avanti rispetto alla sua panchina. Sotto la Nord, a prendersi gli applausi della sua gente. Lui che è stato ammonito durante il match e ha rischiato anche l’espulsione nei minuti finali. Se avesse potuto, sarebbe entrato in campo a lottare coi suoi ragazzi.
Un “percorso”, come spesso lo ha definito, che adesso vede l’incisività anche dei difensori: “I difensori stanno facendo bene, solo Lucioni non partecipa all’azione solitamente ma poi tutti gli altri attaccano molto e sono coinvolti. Mi piace che tutti attacchino e stiamo migliorando nelle palle inattive dopo aver riciclato il pallone, soprattutto in sfide così e con squadre del genere. Serve sapere giocare questi palloni”. Il Palermo ha un’arma in più, da oggi. La scalata verso il sogno Serie A è appena cominciata.