Nella giornata di ieri ci sono stati attimi di terrore ad Assago, in un centro commerciale. Sono infatti state accoltellate sei persone e una di queste era Pablo Marì, difensore del Monza. Il calciatore è stato ricoverato ieri all'ospedale Niguarda e nella giornata di oggi si è sottoposto all'intervento. Per Marì alcune ferite non profonde alla schiena, ma il danno muscolare doveva essere riparato con un'operazione, iniziata e ultimata questa mattina.
Aggressione a Pablo Marì: concluso l'intervento
L'intervento già programmato ieri, in anestesia totale, si è concluso e sono stati suturati i muscoli della schiena al difensore del Monza. L'intervento si è concluso, Pablo Marì sta bene e sono stati applicati i punti di sutura. È prevista abbastanza presto la pubblicazione di un nuovo bollettino medico per aggiornamenti sulle condizioni del calciatore spagnolo.
Pablo Marì rimarrà comunque sotto osservazione per almeno 2-3 giorni, prima di essere dimesso in seguito all'intervento. Tanta paura per il calciatore ex Udinese, che ha vissuto attimi di terrore insieme alla famiglia nella serata di ieri. Dopo l'operazione, l'ad biancorosso Galliani ha raggiunto il calciatore in ospedale insieme a sua moglie, che ha avuto esito positivo dopo poche ore come segnalato in un comunicato ufficiale dov'è stato definito anche il tempo di assenza dal campo di Pablo Marì.
Chiesto il rinvio di Monza-Bologna
In seguito a questo tremendo evento, comunque, l'ad del Monza Adriano Galliani ha avuto modo di parlare anche a Sky Sport all'esterno dell'ospedale Niguarda, dove il calciatore è stato operato e resterà appunto sotto osservazione, annunciando anche che "la squadra è sotto shock, abbiamo chiesto il rinvio della partita di lunedì" contro il Bologna.
"Ci vorranno due mesi affinché cominci a tornare ad allenarsi, quindi un po' di più per vederlo di nuovo in campo", ha sentenziato insieme al dottor Osvaldo Chiara, direttore di chirurgia generale e trauma team del Niguarda, che ha parlato con lui. "Sono andati al supermercato a fare la spesa, lui, la moglie, il bambino di 4 anni, quando arrivava anche la famiglia qui in Italia. È impressionante, certe notizie in genere le leggiamo provenienti in Paesi diversi dal nostro. Io non ricordo episodi simili a Milano e dintorni", ha ultimato Galliani.