“Nico, Nico, Nico”. Tutto lo stadio Sinigaglia si alza in piedi, scandendo all’unisono il suo nome. C’è un nuovo idolo a Como. Giovane, spavaldo, speciale. Ha il numero 79, scelto per la mamma, gioca con l’Argentina, seguendo le origini del papà, ha conquistato tutto il popolo comasco. Ah, contro il Parma ha realizzato il suo primo gol in Serie A, dopo i tre assist delle scorse partite. E tutto dopo aver esordito con la Nazionale Albiceleste, accompagnato da parole di elogio di Leo Messi. “Nonostante l'età è fortissimo dal punto di vista mentale e spero che potremo aiutarlo a crescere. Ha esordito, ha giocato e si è divertito. Penso che si sentirà a suo agio in questa squadra perché giochiamo sempre il pallone, lui è cresciuto con quella filosofia e ha molta qualità”. Mica male.
Questione di talento. Un qualcosa di diverso, qualcosa di speciale. E lo si comprende vedendolo giocare. Lo si capisce avvertendo le vibrazioni di un intero stadio a ogni suo tocco di palla.
Dal Real al Como, la storia della trattativa
È la seconda metà di agosto, il Como sta chiudendo per Sergi Roberto, per Máximo Perrone e per un altro giovane ragazzo, Nico Paz. I tifosi ancora lo conoscono poco. Viso pulito, aria latina, luce negli occhi. Una partita alla volta il suo spazio è aumentato. Dopo poco tempo un posto da titolare conquistato, decisivo fin da subito. Due assist nella vittoria a Bergamo contro l’Atalanta, sprazzi di talento al Maradona contro il Napoli. E poi la notizia dall’Argentina: è arrivata la prima convocazione. Un esordio e un assist a Messi.
“Come stai?”. “Bene, voglio giocare”. Lo scambio con Fabregas al suo rientro in Italia. Primo gol in Serie A e altra grande prestazione. Nuove conferme del suo valore. Già, il valore. Ma quanto è stato pagato Nico Paz dal Como? 6 i milioni pagati dal club al Real Madrid (con il diritto di recompra a circa il doppio) più il 50% sulla futura rivendita. Intanto, il suo valore, secondo i dati di Transfermarkt, è più che raddoppiato: 15 milioni.
Speciale
“Vede giocate che gli altri non vedono. Quando un giocatore è così speciale, devi lasciarlo fare”, le parole di Cesc Fabregas. Un po’ come per lui ai tempi dell’Arsenal: “Wenger mi diceva sempre di godermi le partite e di fare quello che sapevo”. Semplice no? Se ti chiami Cesc Fabregas o Nico Paz ancor di più. Como e il Como si godono il loro nuovo talento.