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L’Italia dei sordi punta le Olimpiadi, il ct Trocchia: “Sogno una visita di Mancini”

La Nazionale il 3 luglio sfiderà la Danimarca nella prima partita del girone per poter conquistare la qualificazione alle Olimpiadi in Brasile

Un Europeo da ottavi e con l’MVP della competizione (Stefano Cappato), un Mondiale in Corea rimandato causa covid e ora la lotta per le qualificazioni alle Olimpiadi. La Nazionale italiana sordi sogna in grande. Nel raduno di Castel Rozzone parlano gli occhi di tutti dal ct Igor Trocchia a quelli di capitan Davide Grippo (32 presenze in Nazionale): “C’è tanta voglia di stare insieme. Glielo leggevo negli occhi. Avevano voglia di stare insieme e di fare gruppo. È fondamentale per noi, il tempo per allenarsi è pocoracconta Trocchia a gianlucadimarzio.com.

“Una rivincita sociale”

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Tutti hanno lasciato il loro lavoro alle spalle e si è calato immediatamente con entusiasmo in questo nuovo capitolo della Nazionale. Il 3 luglio a Trezzo d’Adda inizierà il gironcino per qualificarsi alle Olimpiadi. Esordio in casa contro la Danimarca e poi trasferta contro la favoritissima Ucraina. “Ora che ci stiamo per giocare le Olimpiadi nei raduni ho visto serietà e voglia di seguirmi. Per loro è una rivincita sociale. Potranno dire ai loro amici che partiranno per il Brasile per fare l’Olimpiade“.

La selezione dei giocatori

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Ora il lavoro di Trocchia si sposta sulla selezione dei giocatori: “Qualcuno che faceva fatica a venire ai raduni, ora visto l’entusiasmo ha deciso di venire nonostante gli impegni. Il mio scopo è di far conoscere maggiormente questa nazionale. Domani vado a vedere le finali italiane, per trovare nuovi ragazzi, ma li conosco tutti“. D’altronde le squadre sono 4, i giocatori una sessantina. Al momento in nazionale sono in 25 tra staff e giocatori.

Uno staff di volontari per la Nazionale

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Ad aiutare Trocchia per allenare la squadra ci sono tanti volontari. Il vice ct Alessandro Dell’Orto di professione fa il giornalista, poi c’è la mental coach Cinzia Mattiolo e il preparatore atletico del Monza Alessio Fusco. A loro si aggiungono il preparatore dei portieri Daniele Monzani, i traduttori Alessandro Bernardini e Giuseppe Varricchio (lui è anche il direttore tecnico della Nazionale) e l’ultima arrivata Roberta De Palo, fotografa ufficiale della Nazionale (sue le immagini dell’articolo).

Una Nazionale ispirata all’Atalanta di Gasperini

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Tutti insieme lavorano per cercare di creare la nazionale che ha in testa Torchia dal primo giorno di allenamento in azzurro: “Continuiamo con il 3-4-3 alla Gasperini. Non avendo comunicazione verbale decisi di giocare subito a uomo, così il riferimento è ottico. All’inizio erano scettici, ma in un paio di allenamenti li ho convinti“. I risultati sono evidenti, ma ora per perfezionarsi potrebbe servire un incontro con l’ispiratore del modello, Gianpiero Gasperini: “Magari venisse. Avevo chiesto all’Atalanta di poter assister agli allenamenti, ma per il covid non si poteva. Se venisse Gasperini a trovarci, vorrei capire che tipo di esercitazioni adotta per far mantenere i difensori così attivi in entrambe le fasi“.

La visita di Roberto Mancini il sogno

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Ma l’incontro più desiderato è un altro, quello con il ct Roberto Mancini. Una sua visita rappresenterebbe una possibilità per il movimento di ricevere i giusti meriti al lavoro svolto durante questi anni e sarebbe un’esperienza incredibile per gli stessi ragazzi della Nazionale: “Spero che un giorno venga a trovarci Mancini o una delegazione della Nazionale. Come noi ci stringiamo attorno a loro per gli Europei, vorrei che qualcuno lo faccia anche con noi“.

La testa alle Olimpiadi

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L’attenzione la squadra di Trocchia se la vuole meritare sul campo. La Nazionale continuerà ad affidarsi alle giocate di Cappato e può contare anche sul nuovo arrivo in attacco Del Greco. Dall’Europeo del 2018 a oggi è cambiato tanto. Con il primo posto nel girone l’Italia aveva conquistato l’accesso ai Mondiali e guadagnato sempre più attenzione: “Quando parli con le persone e gli dici che vai a giocare contro altre Nazionali ti accorgi che i loro occhi si illuminano. Il 3 luglio contro la Danimarca se verranno tutti quelli che hanno detto di volerlo fare, potrebbero non bastare i posti disponibili dell’impianto“.

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La partita sarà subito decisiva. Alle Olimpiadi andranno le prime dei gironi da 3 e le migliori seconde, per questo serve la vittoria contro la Danimarca prima della difficile sfida all’Ucraina (una delle più forti al mondo). I risultati poi servono proprio per portare quell’attenzione necessaria per mandare avanti il movimento. Il Brasile è lì che aspetta, Trocchia e i suoi ragazzi dal 3 luglio proveranno a conquistarselo. Tutti hanno lasciato il loro lavoro alle spalle, adesso la testa è tutta per la Nazionale. Il 3 luglio a Trezzo d’Adda il primo atto per poter continuare a sognare.