A due giorni dalla finale di Coppa Italia, che vedrà sei anni dopo impegnato il suo Napoli, Aurelio De Laurentiis ha parlato degli ultimi tre allenatori del club in un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport. Si comincia proprio da Maurizio Sarri, che affronterà in finale sulla panchina della Juventus: "Mi fece cambiare con la volgare scusa dei soldi e aveva ancora due anni di contratto. A febbraio pranzammo insieme in Toscana e non parlò di separazione. È diventato il deus ex machina, ma nel calcio come nel cinema per fare un buon film servono un ottimo regista e un ottimo produttore. Chi prese Cavani? E Higuain? E lo stesso Sarri? Il sottoscritto".
Napoli, Mertens 122: è il più grande marcatore della storia del club
Per colmare il vuoto lasciato, De Laurentiis scelse di affidare il Napoli a Carlo Ancelotti. L'ottimo rapporto umano però non ha trovato proiezione nei risultati: "Mi sarei dovuto separare da lui dopo il primo anno sfruttando la clausola rescissoria nel contratto. Avrei dovuto dirgli che non era fatto per il tipo di calcio che vogliono a Napoli".
Manolas, torna ad allenarsi in gruppo
Quindi, cambiando in corsa, il presidente ha scelto Gattuso, per il quale si parla di riconferma: "Io e Rino siamo molto simili: due guerrieri, due condottieri. Se facciamo bene in Coppa Italia e in Champions e recuperiamo terreno in campionato, potremmo parlare di un allungamento di 3-4 anni. Tra persone che si stimano, i contratti hanno un valore relativo".
L'intervista completa sul Corriere dello Sport