Napoli, De Laurentiis: “Farei una Serie A d’Élite. Osimhen? Siamo in dirittura”
Dalla Superlega al mercato con il rinnovo di Victor Osimhen in primo piano: le parole di Aurelio De Laurentiis
Nel corso di una lunga intervista al Corriere dello Sport, Aurelio De Laurentiis ha parlato della recente sentenza della Corte di Giustizia Europea contro il monopolio UEFA e FIFA nel calcio. Il presidente del Napoli, ha definito questo “un cambiamento epocale” e, parlando del tema, ha aperto all’idea di un campionato di Elite anche in Italia. “Farei subito una serie E, dove E sta per élite” – spiega Aurelio De Laurentiis.
Il presidente del Napoli, analizza anche i dettagli di questa idea: “Avrebbe solo squadre di città con un numero rilevante di tifosi. Un Palermo che dà garanzie economiche non può fare la trafila dalla serie D. Un Bari che ha un bacino di un milione duecentomila fan non può stare dove sta. Mentre in prima serie ti trovi città di ventimila abitanti che non fanno diecimila biglietti. Allora io dico: alle sette, otto squadre che egemonizzano la classifica, aggiungiamone altre sette che possono avere le stesse ambizioni e chiudiamo a 14 posti nella serie d’élite. Retrocessioni? No, non ci sarebbero, come il basket in America. Che ha i palazzetti strapieni. Vai a vedere i Lakers e non riesci a trovare un biglietto. Poi chiediti quanto incassano”.
Napoli, De Laurentiis: “Osimhen? Rinnovo in dirittura. Elmas già venduto”
Nella seconda parte dell’intervista, Aurelio De Laurentiis parla del mercato in arrivo. Su Elmas, spiega il presidente del Napoli: “Già venduto. È uno che vuole giocare sempre, non ha capito che si è titolari anche se non si fanno novanta minuti. Zielinski ? Stiamo parlando”. Infine, l’annuncio sul rinnovo di contratto di Victor Osimhen: “L’ho detto, lo ripeto: siamo in dirittura d’arrivo”.
Napoli, De Laurentiis su Garcia: “Avrei dovuto cambiare già il giorno della presentazione”
Successivamente, Aurelio De Laurentiis torna a parlare di Rudi Garcia. In particolare, il presidente del Napoli ha svelato del giorno in cui si è reso conto di voler cambiare in panchina: “Quando mi sono accorto che non era la scelta più giusta? ll giorno in cui è stato presentato a Capodimonte. Avrei dovuto fare un coup de Théatre e dire: ‘Ve l’ho presentato, però adesso se ne va’. Il motivo? Uno che arriva e dice di non aver mai visto una partita del Napoli… Avrei dovuto capire già in quel momento. E invece l’ho presa a ridere”.