L'ex centrocampista di Cagliari, Roma e Inter, che è tornato a casa firmando per l'Anversa la scorsa estate, ha rilasciato un'intervista al portale d'informazione belga Sport/Voetbalmagazine.
Radja Nainggolan ha parlato principalmente della sua idea del calcio ma ha anche svelato un curioso retroscena legato a Roma.
"I tifosi della Lazio mi pregavano"
Partiamo dall'ultimo argomento. Un ricordo, legato alla sua importante parte di carriera trascorsa in Italia. Ha detto del centrocampista belga, il periodo migliore trascorso in Italia, per benessere e risultati, è stato nella capitale.
"A Roma sentivo di essere importante, lì ho anche giocato la semifinale di Champions League. Sono stato rispettato, anche dai tifosi della Lazio: mi pregavano di non giocare il derby quando li incontravo in città, anche per loro ero un grande giocatore”.
"Perché rimproverare il mio stile di vita?"
"Il calcio è un hobby, una cosa che faccio con tutto il cuore, oltre ad essere il mio lavoro - ha continuato il belga. Se qualcuno va a lavorare domani ed esce con gli amici la sera il suo capo lo andrà a rimproverare, anche se lui fa bene il suo lavoro?".
Questa la 'denuncia' di Nainggolan a chi più spesso ha criticato il suo stile di vita, in qualità di calciatore professionista: “Il calcio non è diverso. Se voglio uscire, esco. Se voglio andare in un ristorante, lo farò. Sta a me vedere se il mio corpo può sopportarlo o no", ha chiuso il centrocampista.