L'IDOLO SILVIO BERLUSCONI - Monza gli è rimasta nel cuore e tra le esperienze brianzole ricorda con piacere l'incontro con Silvio Berlusconi: “Conoscevo Berlusconi come personalità, ma non come persona – dice del suo ex presidente - ho avuto una bellissima impressione nel primo allenamento di quest'anno. Ci ha parlato della sua vita, della sua carriera, del Milan. Per me è diventato un idolo”.
GOL,QUANTO SEI MANCATO – Lo ha pensato Jefferson, quando al 78' di Ternana-Monopoli ha segnato il centro del 2-0 che ha regalato la seconda vittoria in campionato alla sua squadra. La prima per lui, che nel giorno dell'1-0 dei pugliesi alla Vibonese era ancora in attesa di nuova destinazione. Sembrava fatta per il suo ritorno a Viterbo, ma il Monopoli ha inserito la freccia del sorpasso all'ultima curva: “Giocare ti aiuta a rimetterti in condizione – sorride - sono arrivato alla sfida di Terni con ottime sensazioni, per me è stata una grande gioia tornare al gol. Il mister ci chiede tanto lavoro, anche in pressione, e quando non sei al 100 per cento non è semplice. Ma fare gol al 78' è motivo di gioia per me”. Soprattutto perché non succedeva dal 26 gennaio. “Mi sono messo alle spalle un periodo difficile. Non mi sento ancora in condizioni perfette, ma con il tempo non potrà che andare meglio”. Una...Scienza esatta, come l'allenatore biancoverde: “Siamo arrivati praticamente insieme, io nelle ultime ore di mercato e lui per sostituire Roselli. È un allenatore che gioca palla a terra come piace a me”.
MONOPOLI AMMAZZAGRANDI? LUI CI SPERA – Il calendario e gli obiettivi sono un chiodo fisso per Jefferson. All'orizzonte del Monopoli ci sono le big del campionato: dopo Catanzaro e Ternana, toccherà a Catania e Bari in tre giorni e poi al Teramo. “Manca solo la Reggina – spiega – sono partite che ci diranno quanto valiamo. Io credo che questa squadra qui può fare bene ma deve stare sul pezzo e dare il 100 per cento in allenamento e in partita. Ci sono tanti ragazzi giovani, bravi, ma dobbiamo crescere sul piano della mentalità”. Parola di chi è nato a Guarulhos e in Italia è arrivato nel 2008 dal Paranà. Ma questa è un'altra storia.