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Data: 27/10/2022 -

Mondiali 2022 in Qatar, l'appello dell'Australia verso lavoratori, migranti e LGBTQIA+

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Prima dei Mondiali 2022 in Qatar, l'Australia ha lanciato un appello al cambiamento delle regole per i lavoratori di ogni etnia e genere
Prima dei Mondiali 2022 in Qatar, l'Australia ha lanciato un appello al cambiamento delle regole per i lavoratori di ogni etnia e genere

La politica interna adottata dal Qatar, anche in occasione dell'organizzazione dei Mondiali di calcio invernali che stanno per cominciare, ha da tempo fatto discutere il globo. Il Paese è stato accusato spesso di calpestare i diritti umani dei lavoratori, anche stranieri, e i diritti delle comunità LGBTQIA+. Adesso, è "scesa in campo" in questa battaglia - più direttamente - anche l'Australia.

Sui propri canali social, la Nazionale di calcio australiana, che sarà impegnata nel girone D del prossimo Mondiale (QUI tutti i gironi), ha pubblicato un video dove rimarca il proprio sostegno a coloro che vedono bistrattati i loro diritti. Hanno preso in molti la parola in un video complessivo di tre minuti circa.

 

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L'appello dell'Australia prima dei Mondiali 2022 in Qatar

Il portiere Mat Ryan, dopo che molti "Socceroos" hanno ricordato la loro tradizione calcistica, ha sottolineato nel video: "Ci sono valori universali che dovrebbero definire il calcio, quali rispetto, dignità, fiducia e coraggio. Quando rappresentiamo la nostra nazione, aspiriamo a incarnare questi valori". Continua il collega Danny Vukovic: "Come membri della PFA (l'associazione dei calciatori, ndr), comprendiamo il potere della contrattazione collettiva e i diritti fondamentali di tutti i lavoratori di formare e aderire a un sindacato".

"Il Mondiale è stato associato alla sofferenza di alcuni lavoratori migranti e delle loro famiglie e questo non può essere ignorato - proseguono i calciatori australiani nel loro intervento. Affrontare questi problemi non è facile. E non abbiamo tutte le risposte. Siamo al fianco della FifPro, la Building and Wood Workers International e la International Trade Union Confederation, che cercano di far avanzare le riforme e stabilire un'eredità duratura del Mondiale in Qatar. Ciò deve includere la creazione di un centro di risorse per i migranti, un rimedio efficace per coloro ai quali sono stati negati i diritti e la depenalizzazione di tutte le relazioni omosessuali. Questi sono i diritti fondamentali che dovrebbero essere garantiti a tutti e permetteranno un progresso continuo in Qatar, con un lascito che va ben oltre il fischio finale della Coppa del Mondo". Questo il principale appello mentre tutte le nazioni partecipano cominciano ad approcciare al Mondiale in Qatar.



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