Gli allenatori dimessi dopo il Mondiale in Qatar
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Data: 22/12/2022 -

I ct che hanno salutato la nazionale dopo Qatar 2022

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Sono otto i ct che hanno lasciato la propria nazionale dopo la fine del Mondiale
Sono otto i ct che hanno lasciato la propria nazionale dopo la fine del Mondiale

Il Mondiale è giunto al termine, la finale tra Argentina e Francia ha decretato la vittoria di Leo Messi e dell'Albiceleste. Un'edizione strana, in pieno inverno che ha portato critiche ma anche qualche emozione. Mondiale in Qatar che ha portato anche a diverse dimissioni al termine dei cammini delle varie nazionali. E' ancora da definire, inoltre, il futuro di Didier Deschamps sulla panchina della Francia.

Mondiali, nove gli allenatori ai saluti

Il primo a lasciare la panchina della nazionale è stato Paulo Bento, ormai ex ct della Corea del Sud. Per 4 anni e 3 mesi è stato l'allenatore della selezione asiatica, il più longevo della storia dei coreani. Con gli ottavi di finale, poi persi contro il Brasile, ha scritto la storia della nazionale per poi dimettersi rispettando la durata cel contratto scaduto al termine del torneo. Storia diversa invece per Martinez, storico ct del Belgio della generazione d'oro degli ultimi anni che si è dimesso dopo la grande delusione di essere uscito ai gironi. 

 

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Hanno fatto il loro corso anche i vari Otto Addo e Gerardo Martino. Il primo da tempo aveva espresso la volontà di lasciare la panchina della nazionale ghanese al termine del Mondiale. Il suo obiettivo era quello di fare il talent scout del Borussia Dortmund. Mentre il Tata, aveva già il contratto in scadenza al termine del Mondiale, e l'eliminazione ai gironi per la differenza reti è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

 

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Come Addo, anche van Gaal aveva già deciso di terminare la sua terza esperienza alla guida dell'Olanda dopo il Mondiale in Qatar. Tant'è che la federcalcio olandese aveva già annunciato il ritorno di Ronald Koeman dal gennaio del 2023. Lo stesso Tite aveva dichiarato che in qualsiasi modo sarebbe andato il Mondiale, avrebbe lasciato il Brasile. Fermandosi ai quarti contro la Croazia, non è riuscito a conquistare la sesta stella.

 

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Chiudiamo con le due dimissioni più recenti, entrambe nella penisola iberica. La prima in ordine cronologico, quella di Luis Enrique. La sua Spagna, guardando i risultati del girone, sembrava una delle favorute. Eppure non è andata più in là degli ottavi perdendo ai rigori contro il Marocco. Il ct dunque ha fatto un passo indietro e ora De La Fuente sarà il nuovo allenatore della Spagna. Rimaniamo nella penisola iberica, passando in Portogallo, dove è arrivata la separazione con Jorge Santos, che è riuscito a valorizzare al meglio la grande generazione di talenti portoghesi. Dagli Europei del 2016 alla vittoria della Nations League nel 2019. Stesso status da favorita come la Spagna, ma ancora una volta fermato dal Marocco ai quarti. Lascia ma resta comunque il grande lavoro fatto con e per il Portogallo. L'ultimo, in ordine cronologico, a salutare la panchina della propria nazionale, è Michniewicz, ct della Polonia. La federazione, infatti, ha deciso di non rinnovargli il contratto, che scadrà il 31 dicembre.



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