Non sarà San Siro, né la Bombonera. Non sarà la finale di Europa League, anche se si è giocata in contemporanea. Ma l'atmosfera della Milano Football Cup ha regalato, ancora una volta, emozioni. Vittorio Veneto contro Virgilio, atto conclusivo della seconda edizione del torneo tra i licei della città. Biancoverdi contro rossi. Fumogeni, striscioni e cori, come d'abitudine. Un pubblico caldissimo, con tanto di maglie da "curva". E alla fine... fuochi d'artificio. Lo spettacolo è ad opera del Vittorio Veneto, liceo scientifico di Via de Vincenti, che ha dominato, con un 3-1, e alzato il trofeo, scucendo il titolo di "Campioni di Milano" agli storici rivali del Vittorini.
Settanta minuti di battaglia, dagli spalti al campo. Sotto gli occhi attenti di un osservatore d'eccezione come Cristiano Giuntoli, direttore sportivo del Napoli. "Direttore, vieni alla Juve", urla un ragazzo dagli spalti. E qualcuno risponde: "Direttore, resta a Napoli per favore". Innamorato perso del calcio, dalla Serie A alla provincia, Giuntoli resta impassibile sul futuro ma si lascia scappare qualche commento qua e là sulla partita: "Guarda l'8 come calcia"... "e il 6 come chiude". Perché, anche se in campo ci sono dei liceali, il killer istinct da talent scout è sempre vivo.
Poi, la premiazione e la festa. L'aria attorno al campo che si colora di verde per i fumogeni del Vittorio Veneto. Gli abbracci e tanti sorrisi. Istantanee che restano: perché portare in alto la propria scuola è qualcosa di speciale. E farlo assieme ai propri compagni lo è ancor di più. Dalle verifiche al pallone: mancano sette giorni alle vacanze e c'è chi, subito dopo la partita, si ricorda che sarà interrogato l'indomani. Mani nei capelli per un attimo, ma la gioia non passa. E allora di nuovo a saltare.
La Milano Football Cup è proprio questo. Un torneo organizzato da ragazzi (Ludovico Lombardo, fondatore dell'evento, è del 2004) per ragazzi. Alla seconda edizione, ha ospitato dodici squadre e ora punta all'espansione. Intanto, si gode la festa: è stato un successo.